Tim, giovedì 15 tavolo tecnico tra governo, Vivendi e Cdp - V&A
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Tim, giovedì il tavolo tecnico tra governo, Vivendi e Cdp, ma la Borsa crede in Kkr (+3%)

Tim, giovedì 15 dicembre tavolo tecnico tra governo, Vivendi e Cdp Tim, giovedì il tavolo tecnico tra governo, Vivendi e Cdp, ma la Borsa crede in Kkr (+3%) TIM
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Tim, tavolo tecnico tra governo, Vivendi e Cdp

Giovedì  esponenti del governo incontreranno i principali investitori di Tim, Vivendi e Cdp, per dare il via ai colloqui sul futuro dell’ex monopolista telefonico e della Rete unica, secondo quanto riporta Reuters.

Il tavolo tecnico si inquadra, infatti, tra le misure che il nuovo governo sta cercando per identificare “le migliori opzioni favorevoli al mercato” entro la fine dell’anno dopo che l’integrazione tra la rete di Tim e di Open Fiber è stata stoppata.

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Il titolo Tim guadagna il 3% in Borsa

Intanto, oggi c’è stato un ritorno di interesse su Tim in Piazza Affari: dopo essere risalito a quota 20 centesimi venerdì scorso, nella prima seduta di Borsa della settimana il gruppo Tlc è cresciuto del 3%. A spingere la ripresa del titolo è stata soprattutto la ricomparsa del fondo statunitense Kkr, che già aveva proposto un’Opa sull’intera società e ora punterebbe alla sola rete.

L’operazione sarà però definibile solo quando verranno sciolti i nodi politici sul dossier, che appaiono ancora lontani da una soluzione. Il quadro è quello di un progetto in partnership con una società a controllo pubblico, non più per forza Cdp.

Il problema sta anche nella valutazione che si farà per la NetCo che potrebbe contenere la rete, con il primo azionista di Tim, cioè Vivendi, che ipotizza 30 miliardi, mentre la società potrebbe “accontentarsi” di una valutazione tra i 22 e i 24 miliardi. Livelli comunque molto più elevati dei 15-17 miliardi ipotizzati dall’operazione con a capo Cdp ormai abbandonata.

In cda dovrebbe arrivare Massimo Sarmi

Il titolo comunque per ora si muove soprattutto sui report degli analisti, con Intermonte che apprezza “l’impegno del management a trovare controparti per gli asset retail, in vista di una possibile dismissione degli asset domestici, e a favorire una futura combinazione degli asset infrastrutturali con quelli di Open Fiber”.

Gli analisti di Banca Akros ritengono che in questo momento l’ipotesi che la rete sia acquistata dal fondo Usa in cordata con una società statale sia di più facile realizzazione, con qualcuno che già indica Invitalia come possibile partner. In ogni caso giovedì, il cda di Tim dovrà sostituire il consigliere Franck Cadoret indicato da Vivendi.

Quasi certamente a entrare in consiglio sarà l’attuale presidente di Fibercop, Massimo Sarmi, già in Telecom come direttore generale per due anni, ma soprattutto a capo del rilancio di Poste Italiane fino al 2014. Per lui si disegnano scenari da presidente con deleghe e anche più, ma il primo passo è procedere con la cooptazione.

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