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ImmobiliarePrimo piano Sab 25 febbraio 2023

Casa, la direttiva Ue influenza già il mercato: si cerca la classe D

Il 40,5% del campione di operatori interpellati nello studio realizzato da Fimaa sostiene che gli italiani cercano almeno la classe D Casa, la direttiva Ue influenza già il mercato: si cerca la classe D Classi energetiche nelle case degli italiani
Redazione Verità&Affari
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Casa, gli italiani la vogliono con classe energetica D

È solo ai primi passi e dovrà ancora subire modifiche per non diventare un salasso per gli italiani, ma la fetta più grande di chi cerca casa in Italia già si adatta e vuole un immobile tra la classe B e la D. Il 40,5% del campione di operatori interpellati nello studio realizzato dall’Ufficio studi Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, sostiene che chi cerca casa pone come condizione la presenza di una classe energetica medio-alta in grado di evitargli problemi creati dall’Unione europea.

Si tratta di un dato che emerge nella fotografia realizzata da Fimaa sul mercato immobiliare in Italia. Nel terzo quadrimestre 2022 nel mercato della compravendita abitativa prevale una stabilizzazione della domanda d’acquisto e del numero di scambi rispetto al quadrimestre precedente. In riduzione l’offerta di immobili in vendita per la maggior parte degli agenti immobiliari. Gli agenti immobiliari della Fimaa prevedono un numero di scambi di abitazioni per il 2022 in crescita del 5,4% a 790 mila.

Ipotesi prezzi stabili

Per il primo quadrimestre del 2023 emerge invece un minor ottimismo rispetto al passato sulle variazioni del numero di compravendite, con una prevalenza dei giudizi di diminuzione. Il 55,3% degli agenti immobiliari Fimaa ipotizza prezzi stabili. “Nonostante la particolare congiuntura economica che stiamo vivendo, caratterizzata dalla destabilizzazione internazionale per il conflitto russo-ucraino, dall’aumento dell’inflazione e dei tassi dei mutui, il mattone si conferma un bene rifugio”, osserva il presidente di Fimaa Santino Taverna, aggiungendo che dallo studio emerge anche “come la domanda sia rivolta verso immobili efficientati energeticamente”.

Nel terzo quadrimestre 2022 i prezzi medi di vendita sono cresciuti della stessa percentuale del periodo precedente (+3% dati Istat) secondo il 56,6% degli intervistati. Si evidenzia un’offerta di abitazioni poste in vendita in riduzione secondo il 71,2% di operatori interpellati. I giudizi espressi mostrano che l’appartamento più richiesto del 2022 è indipendente (76,6%), localizzato in periferia o hinterland delle città (40,3%), in classe energetica medio-alta (40,5%), ristrutturato (36,6%), con terrazzo o balcone (53,8%). In questi ultimi due anni appare si sia consolidata infatti la richiesta di una classe energetica alta: B, C o D è l’ipotesi prescelta dal 40,5% del campione. 

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