Efficientamento energetico, l'alt di Federproprietà sulla direttiva Ue
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Immobiliare Mer 01 febbraio 2023

Efficientamento energetico, l'alt di Federproprietà-Arpe: «Prima la sicurezza delle case»

Federproprietà-Arpe chiede prima la messa sicurezza e poi l’efficientamento energetico previsto dalla direttiva Ue. Efficientamento energetico, l'alt di Federproprietà-Arpe: «Prima la sicurezza delle case»
Redazione Verità&Affari
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La Direttiva europea sull’efficientamento energetico

Sì ad un piano che metta al centro il risparmio energetico nelle case, ma prima occorre puntare sulla sicurezza. È quanto ha ribadito di fronte alla Sesta Commissione Finanze e Tesoro della Camera Federproprietà-ARPE, nel corso dell’udienza dello scorso 24 gennaio.

“Abbiamo posto l’attenzione del Governo sul fatto l’attuazione delle direttiva nei termini del 2030\2033 sarebbe irrealizzabile nel nostro Paese senza fondi stanziati ad hoc dall’UE – ha spiegato il presidente della federazione Giovanni Bardanzellu – l’assenza dei quali comporterebbe l’inevitabile svalutazione del nostro patrimonio edilizio costituito anche da borghi e centri storici secolari e costi insostenibili per le famiglie proprietarie”.

Il costo degli interventi

Gli interventi previsti dalla direttiva europea toccano da vicino quasi 10 milioni di famiglie con costi di migliaia di euro per ogni appartamento. Secondo i primi calcoli eseguiti dall’associazione si tratta di almeno 10/15.000 euro per i soli interventi di primo efficientamento. Nell’incontro con la Commissione della Camera, Federproprietà-ARPE ha però soprattutto rimarcato che, prima ancora di pensare all’efficientamento energetico o, comunque, contemporaneamente a tali interventi è un’esigenza primaria che il nostro patrimonio edilizio sia importante che questo venga messo in sicurezza dai terremoto o dalle altre calamità naturali.

Pensare, infatti, di realizzare il cappotto termico di un edificio senza preoccuparsi di verificare la salute strutturale dell’edificio medesimo appare illogico ed incoerente, sottolinea la federazione. Nel 2012 e 2013 erano stati presentati anche due disegni di legge nati da un protocollo d’intesa che la Federproprietà-ARPE avevano siglato con ENEA, l’Ordine degli Ingegneri, UCIT, UNEDI e URIA.

Si trattava di un programma ventennale per la sicurezza e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare, che prevedeva anche la proposta di istituire un’assicurazione obbligatoria sui fabbricati ed un fondo per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico alimentato anche con una quota parte del premio di assicurazione.  “Credo che oggi nel nostro Paese – ha concluso Bardanzellu – la soluzione allora concordata non può non trovare spazio per consentire quegli interventi strutturali per la sicurezza degli edifici che devono costituire presupposto necessario per quelli di efficientamento energetico suggeriti dalla nuova direttiva europea”.

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