Superbonus, la spesa per lo Stato adesso supera i 75 miliardi
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ImmobiliarePrimo piano Ven 10 marzo 2023

Superbonus, la spesa per lo Stato adesso supera i 75 miliardi

Una volta completati i lavori, lo Stato dovrà sostenereuna spesa di 75,37 miliardi di euro per le detrazioni del Superbonus. Superbonus, la spesa per lo Stato adesso supera i 75 miliardi
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

I crediti del Superbonus

Gli investimenti totali ammessi a detrazione per il Superbonus al 110% ammontano a oltre 68 miliardi di euro alla fine di febbraio 2023. Una volta completati i lavori, lo Stato dovrà sostenere, quindi, una spesa di 75,37 miliardi di euro per le detrazioni. Fino alla fine di gennaio l’onere era di circa 71,7 miliardi di euro. Sono i numeri rilasciati da Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Il numero di asseverazioni rilasciate, ovvero le certificazioni che attestano la conformità degli interventi alla normativa, è pari a 384.958. I lavori conclusi ammontano a 53,18 miliardi di euro, per i quali sono state maturate detrazioni per 58,50 miliardi di euro. 

La discussione 

Nel frattempo la Commissione finanze alla Camera sta attualmente lavorando sugli emendamenti alla legge di conversione del decreto cessioni (Dl 11/2023), che ha imposto il divieto di sconto in fattura e di cessione del credito per i nuovi interventi in ambito edilizio. Tuttavia, ci sono ancora diverse questioni da risolvere.

Tra le questioni in discussione vi è la proroga al 30 giugno 2023 per usufruire del superbonus al 110% per i lavori edilizi che riguardano le villette e le case unifamiliari, nonché lo sblocco dei crediti incagliati. La prossima settimana sarà dedicata all’illustrazione delle proposte di modifica e alle discussioni tra il governo e la maggioranza per verificare i termini e le coperture delle ipotesi attualmente in discussione. Le votazioni sugli emendamenti si terranno a partire dal 20-21 marzo per consentire al provvedimento di approdare in Aula il 27 marzo.

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