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ImpresePrimo piano Sab 21 gennaio 2023

Apre a Rimini la 44esima edizione del Sigep, il Salone di riferimento del dolce

Ha aperto in fiera a Rimini la 44esima edizione di Sigep, Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè Apre a Rimini la 44esima edizione del Sigep, il Salone di riferimento del dolce
Redazione Verità&Affari
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Apre Sigep, il Salone internazionale del dolce

Ha aperto i battenti questa mattina in fiera a Rimini la 44esima edizione del Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffé. Si tratta di un degli appuntamenti più importanti del settore che va in scena insieme al Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la panificazione.

Il Salone è un appuntamento ricco di partecipanti: oltre mille brand espositori provenienti da 34 paesi che occupano tutti i 28 padiglioni. In totale, quindi, ci sono oltre 130 mila metri quadri di superficie espositiva. “Sigep è tornato nella sua collocazione temporale ideale – ha commentato il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni alla cerimonia di inaugurazione – dopo due anni molto difficili per i consumi fuori casa”.

Il dolce italiano comunque ha resistito bene al Covid: a dirlo è Cagnogni, che spiega come il settore sia “addirittura in crescita. Questa ritrovata fiducia nel mercato coincide, a nostro parere, con il piacere riconquistato di consumare fuori casa, in stile italiano”.

Sangalli: “Il settore vale 80 miliardi di euro di consumi”

Per l’occasione a Rimini era presente anche il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, che ha sottolineato l’importanza delle filiere rappresentate a Sigep. I pubblici esercizi e il mondo della pasticceria e della panificazione, infatti, “valgono qualcosa come oltre 80 miliardi di euro di consumi, occupano oltre un milione di addetti e contano 300 mila imprese”.

“Le fiere sono a tutti gli effetti delle infrastrutture – ha continuato Sangalli – a cavallo tra materiali e immateriali. Materiali perche’ in un’epoca in cui il business diventa per tanti aspetti sempre piu’ virtuale, le fiere rimangono le porte fisiche dell’internazionalizzazione. Ma anche infrastrutture immateriali: oggigiorno non presentano infatti solo merci e prodotti, ma espongono anche un altro bene prezioso: la conoscenza alla base del prodotto e delle lavorazioni”.

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