La catena di profumerie tutta italiana si avvicina ai 100 milioni di ricavi
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Imprese Sab 11 giugno 2022

La catena di profumerie tutta italiana verso i 100 milioni di fatturato

Pinalli, prima catena italiana di profumerie, ha chiuso il bilancio 2021 con un fatturato pari a 98 milioni di euro La catena di profumerie tutta italiana verso i 100 milioni di fatturato
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La catena di profumerie Pinalli

Pinalli, prima catena italiana di profumerie e terza in assoluto sul territorio nazionale, ha chiuso il bilancio 2021 con un fatturato pari a 98 milioni di euro, in progresso del 18% rispetto agli 84 milioni del 2020. I risultati dello scorso esercizio confermano la forte tendenza alla crescita dell’azienda di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) negli ultimi 4 anni, sia nel canale offline che in quello online. In quest’arco di tempo i punti vendita Pinalli sono passati da 39 ai 60 attuali ed il fatturato è aumentato in media del 15% annuo, passando dai 55 milioni del 2017 ai 98 milioni del 2021. In deciso incremento anche il numero dei dipendenti, da 140 a 400, e quello dei clienti da 287.000 a 542.000.

“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del 2021 – sottolinea Raffaele Rossetti, amministratore delegato di Pinalli – e condividiamo questi risultati con i partner che ci hanno affiancato in questo percorso di crescita. La strategia adottata negli ultimi anni ci ha permesso di consolidare la leadership in termini di fatturato e numero di store. Punto cardine del nostro modello di business è la prossimità: i negozi si trovano principalmente nei centri storici di città di piccole/medie dimensioni, il che permette di conservare nel tempo la capacità di creare relazioni sincere con la clientela e di rimanere un riferimento per consigli reali e personalizzati”.

Nata nel 1984 su iniziativa di Luigi Pinalli e la moglie Liliana Segalini con l’apertura della prima profumeria a Fiorenzuola d’Arda, nel corso degli anni l’azienda è cresciuta costantemente, con nuove aperture in Emilia Romagna e Lombardia (1998), Liguria e Piemonte (2006) e progressivamente in altre zone strategiche del Nord e Centro Italia, fino ad arrivare agli attuali 60 beauty store in sette regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Trentino Alto Adige). 

 

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