Commercio con l'estero, dopo quasi un anno torna positivo il saldo della bilancia italiana
Commercio con l'estero, il saldo della bilancia commerciale italiana torna in positivo a novembre dopo quasi un anno: +1.445 milioni di euro.Commercio con l’estero, bilancia positiva a novembre
Dopo quasi un anno, il saldo della bilancia commerciale dell’Italia torna in positivo. A spiegarlo è l’Istat, che pubblicando i dati di novembre 2022 del commercio con l’estero spiega il cambio di segno di un saldo che era “negativo da dicembre 2021”. I numeri rimangono non eclatanti ma sono comunque un buon segnale. Il saldo commerciale è positivo di 1.445 milioni di euro (ma a novembre 2021 erano 2.200 milioni). Pesa ancora il deficit energetico, negativo per 8.456 milioni di euro, quasi 3 mila in più del saldo negativo del settore nel novembre 2021 (-5.777 milioni).
A novembre l’Istat stima un aumento congiunturale per le esportazioni italiane del 3,9% rispetto a ottobre e una flessione per le importazioni dell’1,4%. Ma mentre l’incremento su base annua è sostanzioso in termini monetari (+18%) complice l’inflazione, in termini di volumi parliamo sostanzialmente delle stesse quantità (solo +0,2%). Inoltre la crescita dell’export è stata trainata “dalle vendite di beni strumentali verso i paesi extra Ue, influenzate da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale)”, spiega l’Istat. Senza quelle operazioni straordinarie, aggiunge l’Istat, “la crescita risulta più contenuta (+1,5%)”.
L’import risulta “in flessione per il terzo mese consecutivo per effetto della contrazione degli acquisti di energia – che riflette il calo dei volumi importati e dei prezzi del gas naturale allo stato gassoso – e beni intermedi”, continua l’Istituto di statistica.
Forte aumento nei mercato extra Ue
Come anticipato dal commento dell’Istat, l’aumento su base mensile dell’export è stato dettato dai dati dei mercati extra Unione europea in netta crescita (+22,5%). Più contenuto infatti l’aumento verso i mercati europei: +14%. “L’import in valore registra un incremento tendenziale del 20,4% – più intenso per l’area extra Ue (+27,7%) rispetto all’area Ue (+14,8%) – e si riduce dell’1,3% in volume”, si legge nel comunicato.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export ci sono i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+69,3%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+45,8%), macchinari e apparecchi (+17,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+27,4%).
In crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+31,2%), la Svizzera (+54,1%), la Francia (+14,2%), il Regno Unito (+27,6%) e la Spagna (+22,4%). Ovviamente in forte calo le esportazioni verso la Russia (-27,6%).