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ImpresePrimo piano Mer 18 gennaio 2023

Commercio con l'estero, dopo quasi un anno torna positivo il saldo della bilancia italiana

Commercio con l'estero, il saldo della bilancia commerciale italiana torna in positivo a novembre dopo quasi un anno: +1.445 milioni di euro. Commercio con l'estero, dopo quasi un anno torna positivo il saldo della bilancia italiana
Redazione Verità&Affari
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Commercio con l’estero, bilancia positiva a novembre

Dopo quasi un anno, il saldo della bilancia commerciale dell’Italia torna in positivo. A spiegarlo è l’Istat, che pubblicando i dati di novembre 2022 del commercio con l’estero spiega il cambio di segno di un saldo che era “negativo da dicembre 2021”. I numeri rimangono non eclatanti ma sono comunque un buon segnale. Il saldo commerciale è positivo di 1.445 milioni di euro (ma a novembre 2021 erano 2.200 milioni). Pesa ancora il deficit energetico, negativo per 8.456 milioni di euro, quasi 3 mila in più del saldo negativo del settore nel novembre 2021 (-5.777 milioni).

A novembre l’Istat stima un aumento congiunturale per le esportazioni italiane del 3,9% rispetto a ottobre e una flessione per le importazioni dell’1,4%. Ma mentre l’incremento su base annua è sostanzioso in termini monetari (+18%) complice l’inflazione, in termini di volumi parliamo sostanzialmente delle stesse quantità (solo +0,2%). Inoltre la crescita dell’export è stata trainata “dalle vendite di beni strumentali verso i paesi extra Ue, influenzate da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale)”, spiega l’Istat. Senza quelle operazioni straordinarie, aggiunge l’Istat, “la crescita risulta più contenuta (+1,5%)”.

L’import risulta “in flessione per il terzo mese consecutivo per effetto della contrazione degli acquisti di energia – che riflette il calo dei volumi importati e dei prezzi del gas naturale allo stato gassoso – e beni intermedi”, continua l’Istituto di statistica.

Forte aumento nei mercato extra Ue

Come anticipato dal commento dell’Istat, l’aumento su base mensile dell’export è stato dettato dai dati dei mercati extra Unione europea in netta crescita (+22,5%). Più contenuto infatti l’aumento verso i mercati europei: +14%. “L’import in valore registra un incremento tendenziale del 20,4% – più intenso per l’area extra Ue (+27,7%) rispetto all’area Ue (+14,8%) – e si riduce dell’1,3% in volume”, si legge nel comunicato.

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export ci sono i mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+69,3%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+45,8%), macchinari e apparecchi (+17,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+27,4%).

In crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+31,2%), la Svizzera (+54,1%), la Francia (+14,2%), il Regno Unito (+27,6%) e la Spagna (+22,4%). Ovviamente in forte calo le esportazioni verso la Russia (-27,6%). 

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