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AperturaImprese Mar 24 gennaio 2023

Design, Lago a 60 milioni di ricavi (+13%) e punta sulla Cina: "Ma niente Borsa"

L'ad Daniele Lago a Verità&Affari: “Siamo stati selezionati anche per il programma Elite di Borsa, ma non ne abbiamo bisogno" Design, Lago a 60 milioni di ricavi (+13%) e punta sulla Cina: "Ma niente Borsa" Daniele Lago, ceo di Lago Design

Lago arriva a 60 milioni di ricavi (+13%)

Non si ferma il trend di crescita di Lago. Il gruppo veneto del design infatti è stato appena inserito nell’ultima classifica leQuotabili di Pambianco per i risultati ottenuti nel triennio 2019-2021. Il brand si è classificato al quinto posto tra le aziende del settore design e al 20° nella graduatoria generale che ha analizzato le società che possiedono le caratteristiche economiche, finanziarie e di posizionamento per essere quotate in Borsa in un arco temporale di 3-5 anni. “Per noi è una bella soddisfazione” dice a Verità e Affari Daniele Lago, dal 2006 al vertice del gruppo che da una dimensione artigianale è diventata un’azienda presente a livello mondiale attraverso 400 negozi e con 200 dipendenti, “soprattutto perché nella classifica generale il nostro brand è affiancato a quelli di big della moda come Valentino e Armani”.

Niente Piazza Affari per adesso

Per ora di debuttare in Borsa non se ne parla (“in passato siamo stati selezionati anche per il programma Elite di Borsa Italiana, ma non ne abbiamo bisogno”) e il gruppo è pronto a finanziare un forte programma di crescita soprattutto all’estero. “Attualmente il nostro fatturato proviene per il 70% dall’Italia e quindi abbiamo ancora tanta possibilità di espanderci all’estero, programma di aperture che finanzieremo senza grandi problemi, anche se siamo sempre attenti alle opportunità che ci troviamo di fronte per lo sviluppo della nostra società” sottolinea il ceo e head of design di Lago.

Nel prossimi 4 o 5 anni il gruppo punta a ribaltare il rapporto tra fatturato italiano ed estero grazie a una politica di investimenti che lo vedrà accelerare, proprio a partire da quest’anno, la propria strategia di apertura di negozi monomarca nelle capitali di tutto il mondo dopo che il 2022 si è chiuso con un giro d’affari di oltre 60 milioni di euro, in crescita del 13%.

Crescita a doppia cifra anche nel 2023

“Stiamo accelerando, aprendo negozi in varie parti del mondo e siamo fiduciosi che anche il 2023 sarà un anno di risultati importanti” continua Daniele Lago. “Puntiamo alla crescita a doppia cifra anche quest’anno”. E la creazione di valore passa anche dall’apertura di nuovi punti vendita: Dubai, Costa d’Avorio, Singapore, Jakarta e altri 4 monomarca in pipeline in Italia “dove immaginiamo di continuare a investire, perché se vinci nel nostro Paese, vinci anche all’estero”. L’obiettivo è anche quello di crescere al di fuori dell’Europa, puntando su Cina e Stati Uniti, “mercati non semplici ma che stanno crescendo molto”.

Al Salone con uno stand riciclato al 100%

Il tutto “senza perdere di vista la sostenibilità”. “Lavoriamo agli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Lo scorso anno abbiamo adottato una nuova strategia in occasione del Salone del Mobile di Milano: ‘Good House’, uno stand studiato in un’ottica di circolarità insieme a Henoto e all’università di Padova. Quest’anno lo andremo a rimontare, a riutilizzare al 100 per 100. Verranno ovviamente apportate delle modifiche, ma l’involucro sarà il medesimo. Con UniPadova abbiamo calcolato che se tutti gli stand del mondo venissero realizzati con questo approccio si potrebbero evitare fino a 240mila tonnellate di Co2 in atmosfera, che corrispondono al consumo annuale di oltre 190mila famiglie italiane. Approcci che non hanno alcun punto debole se non la difficoltà di progettare, avere pensieri in grado di scardinare quello corrente”.

I bonus sosterranno il settore del design

Al Salone, Lago sarà presente anche con 2-3 location in centro a Milano dove saranno presentati una decina di novità, tra cui il nuovo progetto dell’illuminazione. “Mi attendo buoni risultati dalla manifestazione, anche se stiamo vedendo qualche segnale di rallentamento della domanda a causa dell’incertezza economica che si respira” continua Daniele Lago. In realtà, il settore legato alla casa è uno di quelli che ha maggiormente beneficiato del periodo del Covid, in cui c’è stata una grande riscoperta degli ambienti domestici e, di conseguenza, dell’arredamento.

“Abbiamo visto che si rinuncia a un viaggio o un abito, ma non a far bella la propria casa” continua il ceo. “E in questo il bonus mobili è stato di grande aiuto. Ma pure tutti i bonus per le ristrutturazioni edilizie ci sosterranno anche in futuro, perché chi mette mano a un appartamento per renderlo più efficiente dal punto di vista energetico di solito cambia anche la cucina o alcuni mobili”.

 

 

 

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