Ex Ilva, dopo lo stop alle 145 ditte, il governo alza la voce: «Inaccettabile»
Ex Ilva, il ministro Urso alza la voce: il blocco delle imprese è inaccettabile per tempi e modi. L'impianto tra i nodi dell'esecutivo.Ex Ilva, il governo chiede risposte ad Acciaierie d’Italia
La scelta di Acciaierie d’Italia di bloccare le attività di 145 imprese dell’appalto dell’ex Ilva non piace al governo. L’esecutivo ha scelto di alzare la voce: “Ci aspettiamo risposte immediate dall’azienda”. Il messaggio forte e chiaro è stato lanciato con una nota del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il Mimit, spiega, che “nulla era stato preannunciato dall’azienda negli incontri che lo stesso Ministro aveva avuto nei giorni scorsi con Ceo e Presidente di Acciaierie d’Italia”.
Senza preavviso
Il ministero guidato da Adolfo Urso fa sapere si aspetta “già nella riunione del consiglio d’amministrazione di domani concrete risposte per l’indotto e per i lavoratori, a fronte di una decisione che ha suscitato giustamente sconcerto, tanto più per le modalità con cui è stata annunciata, assolutamente inaccettabili”. La disposizione dell’azienda ha costretto 145 ditte dell’appalto ex Ilva a liberare i cantieri all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Un blocco che è stato causato, secondo le spiegazione dell’azienda, da “sopraggiunte e superiori circostanze”. La sospensione potrebbe essere riconducibile alla crisi di liquidità più volte esplicitata dall’ad, Lucia Morselli. Ma i sindacati non ci stanno e sono convinti che la scelta sia un modo per mettere pressione all’esecutivo. La sospensione sarebbe quindi solo uno strumento per per esercitare pressioni sul Governo in relazione all’utilizzo del miliardo di euro affidato ad Invitalia e inserito nel Dl Aiuti.
L’incontro a Roma
Il governo Meloni però ha fretta e vuole capire come sbloccare la situazione in fretta e rilanciare lo stabilimento di Taranto. L’esecutivo ha comunicato di aver concordato con il governatore della Puglia, Michele Emiliano, un incontro che si terrà a Roma giovedì. Nella stessa giornata il ministro Urso incontrerà anche i rappresentanti dei sindacati nazionali di categoria.