Farmaè cambia nome in Talea, +41% di ricavi rispetto al 2022
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ImpresePrimo piano Mar 14 febbraio 2023

Farmaè diventa Talea, +41% di ricavi per l'e-commerce della salute

Da Farmaè, la quotata sull'Egm italiano nota per i suoi portali web nel settore della salute e del benessere, a Talea. Farmaè diventa Talea, +41% di ricavi per l'e-commerce della salute
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

I ricavi 2022 Farmaè

Cambia nome, ma non filosofia. Da Farmaè, la quotata dell’Egm italiano nota per i suoi portali web nel settore della salute e del benessere, a Talea. Con tanto di cambio di denominazione anche sul listino, dopo l’approvazione dell’assemblea. Un nuovo nome, preso in prestito dalla botanica, che vuole rappresentare la voglia di crescere di questo gruppo, nato a Viareggio nel 2014, e che si è affermato a livello nazionale con 116,1 milioni di ricavi (+41% rispetto agli 82,5 milioni del 2022), servendo oltre un milione di clienti solo lo scorso anno.

“Con Talea vogliamo portare a compimento i bisogni e i desideri delle persone e delle aziende, grazie alla digital transformation, al business digitale e alla data economy. L’ampliamento dell’offerta ci consentirà di cogliere in futuro nuove opportunità sul mercato continuando a crescere in maniera sostenibile come abbiamo fatto fino ad oggi”, ha commentato l’ad e founder Riccardo Iacometti.

Gli obiettivi per il 2025

Cinque i brand con cui opera la società (Farmaè, Beautyè, Sanort, AmicaFarmacia e Farmaeurope) e che coinvolge oggi più di 220 professionisti, con una presenza diretta sul territorio di 14 store, che si affiancano all’e-commerce. I clienti consumer sono il primo obiettivo di Talea, che nel 2025 dovrebbero rappresentare circa il 92-94% del fatturato, arrivando a 1,7 milioni di clienti per 150 mila prodotti in vendita. Ma senza dimenticare il mercato industriale, che potrà valere nello stesso periodo tra il 6-8% del fatturato, con il target di 400 clienti attivi.

Da qui la scelta del rebranding, con la consapevolezza che l’e-commerce “non è esclusivamente un canale di acquisto, ma anche una piattaforma commerciale integrata capace di trasferire informazioni,
contenuti e orientare gli acquisti”. Una strategia che si sta dimostrando vincente, considerando l’accelerata dei ricavi del quarto trimestre 2022, arrivati a 34,9 milioni, +38% rispetto ai 25,3 milioni precedenti. “Siamo molto soddisfatti dei risultati – ha concluso Iacometti  –  e siamo fiduciosi che anche il 2023 saprà regalarci grandi soddisfazioni sotto il profilo della crescita,  confermando la solidità del nostro gruppo e la validità dei nostri piani strategici per il futuro”.

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