Amadori, la guerra di famiglia che agita il gruppo alimentare
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Imprese Mer 14 dicembre 2022

Amadori, la guerra di famiglia che agita il gruppo alimentare

Una guerra familiare, che sta assumendo i contorni di una vera saga quella degli Amadori, il noto gruppo alimentare di Cesena. Amadori, la guerra di famiglia che agita il gruppo alimentare
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

La causa degli Amadori

Una guerra familiare, che sta assumendo i contorni di una vera saga, quella degli Amadori, il noto gruppo alimentare di Cesena. E chissà cosa ne pensa nonno Francesco, il 90enne capostipite, che ai tempi rassicurava l’Italia solo con la sua “parola”. Da una parte di questa contesta c’è Francesca, la nipote del fondatore, licenziata ad inizio anno proprio dall’azienda di famiglia. Troppe assenze, la motivazione. Francesca era la direttrice della comunicazione del gruppo Amadori e dopo il licenziamento ha fatto causa al padre Flavio e allo zio Denis, che guidano la realtà alimentare, chiedendo il reintegro nel posto di lavoro ed un risarcimento di 2,3 milioni. 

La causa di lavoro è diventata, però, anche terreno di reciproche recriminazioni. Francesca sostiene, infatti, di essere stata discriminata in quanto donna e che per questo motivo non sarebbe stata promossa a dirigente, qualifica che le sarebbe aspettata per il suo ruolo. Il padre e lo zio, di contro, proprio per queste accuse, hanno chiesto a loro volta un risarcimento danni di 1,5 milioni. Ieri si è tenuta anche la prima udienza nel tribunale di Forlì, con il giudice che ha cercato la strada della conciliazione. Inutilmente.

Ma le rivendicazioni di Francesca s’intersecano anche con un’altra causa, che agita il gruppo Amadori. Quella delle sorelle Loretta e Patrizia, figlie del fondatore Francesco, che hanno portato in tribunale i fratelli Flavio e Denis. In base al volere del padre l’azienda era stata divisa equamente tra i quattro figli, in modo che nessuno avesse la maggioranza. Ma Flavio e Denis, sostengono le sorelle, sono riuscite a prenderne il controllo, costituendo una società, la “Francesco Spa”, che si garantisce il 54% della capogruppo. Ed è su questo nuovo assetto che prosegue la guerra di famiglia.

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