Illycaffè, nuove azioni per i suoi manager e la famiglia si rafforza
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Imprese Sab 27 agosto 2022

Illycaffè emette nuove azioni per i suoi manager e la famiglia si rafforza

Illycaffè, il brand italiano più amato nel mondo, rivede la governance con più poteri alla famiglia e aprendo l’oggetto sociale. Illycaffè emette nuove azioni per i suoi manager e la famiglia si rafforza
Redazione Verità&Affari
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La decisione di Illycaffè

Illycaffè, il brand italiano più amato nel mondo, rivede la governance con più poteri alla famiglia e aprendo l’oggetto sociale «alle attività più connotative della qualità di società Benefit». Nell’assemblea svoltasi a Milano il 29 luglio in via Agnello, davanti al notaio Andrea Da Costa, presente il presidente Andrea Illy, sono stati modificati una decina di articoli dello statuto.

Rappresentato il 100% del capitale facente capo al gruppo Illy spa per l’80% in azioni A e il 20% in azioni B ad Ambrosia holdings, il veicolo di Rhône Capital, entrato a febbraio 2021. «In qualità di società Benefit, la società opera in modo responsabile, sostenibile, inclusivo e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni», recita il nuovo articolo 3,2. «Essa produce co-benefici sociali e ambientali, che contribuiscono alla crescita di valore economico per 1 portatori di interesse, tramite la ricerca del benessere, l’economia circolare e la rigenerazione della biosfera».

Transizione ecologica

Scolpiti meglio, negli articolo successivi, i principi. «L’interdipendenza della sostenibilità ambientale, economica e sociale; la necessità della transizione ecologica verso un modello rigenerativo, che comporta il passaggio all’energia rinnovabile, all’agro-ecologia e all’economia circolare; l’innovazione e il miglioramento continuo come processo di cambiamento. In particolare, la società persegue finalità specifiche di beneficio comune nelle seguenti aree: (a) creazione di valore economico per i portatori di interesse: contribuire a ridurre i rischi della filiera del caffè, promuovendo azioni per l’adattamento della caffeicoltura al cambiamento climatico; contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico tramite investimenti sostenibili dal punto di vista socio-economico; promuovere iniziative e partnership globali per il miglioramento della sostenibilità, tramite la ricerca e il trasferimento di conoscenza; (b) ricerca del benessere, inteso come salute e felicità: promuovere uno stile di vita sano valorizzando i benefici del caffè per la salute; promuovere il miglioramento della qualità della vita, tramite la sostenibilità sociale, l’ambiente di lavoro e la cultura del caffè; promuovere lo sviluppo sociale nelle aree di coltivazione del caffè, alimentando il circolo virtuoso tra il benessere per chi lo consuma e il valore economico per chi lo produce; c) economia circolare e rigenerazione della biosfera». È ben precisato che «coerentemente con questi benefici, la società perseguirà la neutralità di carbonio».

Categoria di azioni

Venendo alle nuove regole di governance, i soci hanno varato la possibilità di emettere una nuova categoria di azioni (G) al servizio di un piano di incentivazione per i top manager. Esse sono prive del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della società; attribuiscono tutti i diritti patrimoniali che la legge attribuisce alle azioni ordinarie, nonché il diritto di covendita e sono soggette al diritto di prelazione, al diritto di gradimento e al diritto di trascinamento. Le azioni G si convertiranno in azioni ordinarie nel rapporto di 1:1 nel caso di Ipo e con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni e nel caso in cui le azioni G siano trasferite nell’ambito della procedura di covendita.

L’altro aspetto toccato dalle modifiche riguarda il diritto di prelazione (art. 12.9) relativo alle nuove azioni G. «Il Socio G che intenda procedere al trasferimento a favore di un terzo delle proprie azioni G o di parte di esse (il “Socio G alienante”), dovrà offrirle in prelazione ai Soci A o ai Soci AI (a seconda dei casi) e al Socio B o al Socio C o al Socio D o al Socio E (a seconda dei casi)». Infine, rafforzati i poteri dell’azionista di maggioranza nelle decisioni del consiglio. In aggiunta alle questioni obbligatoriamente riservate al consiglio di amministrazione per legge – si legge nel nuovo art. 25.7 – è prevista la sostituzione immediata del presidente esecutivo con poteri rafforzati e la stessa cosa dell’amministratore delegato e del direttore finanziario

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