Ita, Certares rinuncia all’esclusiva. Rientra in gioco Msc-Lufthansa
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Da non perdereImprese Mar 01 novembre 2022

Ita, Certares rinuncia all’esclusiva. Rientra in gioco Msc-Lufthansa

Il fondo di private equity Certares, che in questa partita sta giocando insieme ad Air France e Delta Airlines, non chiede la proroga di Ita. Ita, Certares rinuncia all’esclusiva. Rientra in gioco Msc-Lufthansa AEREO ITA AIRWAYS
Tobia De Stefano
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Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

Certares rinuncia all’esclusiva di Ita

Le sorprese quando si parla di Alitalia, perché Ita nasce appunto dalle ceneri di Alitalia, non finiscono mai. E così proprio sul più bello, quando la proroga dell’esclusiva veniva data per scontata, c’è stato il passo indietro. Sembra che sia stato lo stesso fondo di private equity Certares, che in questa partita sta giocando insieme ad Air France e Delta Airlines, a non chiedere la proroga.

Certo fonti vicine al dossier fanno sapere che Certares sta lavorando giorno per giorno per analizzare «l’enorme» mole di dati di Ita a cui ha avuto accesso per arrivare in «tempi rapidi» ad una offerta «vincolante e definitiva». Non solo, perché si evidenzia che nelle prossime settimane sarebbero in programma almeno altri due incontri tra la stessa Certares e Ita, ossia altre due «expert session» per approfondire i diversi temi sul tavolo, come quello delle rotte a lungo raggio. Tema, questo, particolarmente importante per capire come la newco possa diventare redditizia, visto che in Italia e sul corto raggio è schiacciata da Ryanair.

Ma il dato di fatto è un altro. Da oggi su Ita tornano in ballo altri pretendenti. Di sicuro si rimette in pista Msc di Aponte e la tedesca Lufthansa ma sembra che anche anche il fondo Indigo Partners ((Wizz Air) che aveva presentato una manifestazione d’interesse senza poi mettere sul piatto un’offerta per la newco, lasciando il campo a Certares e al tandem Msc-Lufthansa, sia adesso legittimato a presentare un’offerta. Una svolta. L’ennesima per una gara che ogni volta che sembra vicina alla conclusione si riapre.

Il 31 agosto scorso il governo Draghi aveva scelto Certares, in partnership commerciale con Delta e Air France-Klm, per la trattativa esclusiva volta alla vendita del 50% più un’azione di Ita, sorprendendo tutti visto che fino ad allora la cordata Msc-Lufthansa era sembrata la grande favorita per portare a casa la trattativa esclusiva. Tuttavia nei giorni scorsi il numero uno del Gruppo irlandese, Michael O’Leary, ha fatto presente che in Italia Ryanair «ha oltre il 40% di market share” e si avvia “verso il 42-43%» per fine anno contro il 9% di Ita. Le informazioni messe a disposizione della cordata guidata dal fondo Usa sono aumentate in modo esponenziale, in particolare, dopo l’azzeramento delle deleghe operative, tra le quali quella sulla privatizzazione, del presidente Alfredo Altavilla, accusato dal cda e dal Tesoro di rallentare il processo di vendita della compagnia.

Lo scontro tra Altavilla e il consiglio di amministrazione di Ita si è spostato nelle aule di un tribunale dopo che lo stesso Altavilla ha citato in giudizio la compagnia, sei consiglieri, tutti espressione del Mef, e l’amministratore delegato, Fabio Lazzerini, ritenendo illegittima la sua defenestrazione da parte del cda. La prima udienza dovrebbe esserci a febbraio dell’anno prossimo al Tribunale di Roma. Nel frattempo per l’8 novembre prossimo è in calendario l’assemblea dei soci di Ita (Mef) che darà il via libera all’aumento di capitale da 400 milioni. Si tratta della seconda tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall’Ue e suddiviso in tre tranche: 700 milioni per il 2021, 400 per il 2022 e 250 per il 2023. In attesa che si materializzi davvero il salvatore atteso invano per tanti anni dall’ex compagnia di bandiera.

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