Svolta in Ita, Turicchi presidente, nel Cda anche la sorella di Alemanno
Il ministero del Tesoro ha scelto i nomi per il nuovo consiglio di amministrazione di Ita: Turicchi presidente, Lazzerini ad. Un aereo ItaTuricchi nuovo presidente di Ita
Svolta Ita. Dopo le polemiche e le minacce di causa con l’ormai ex presidente Alfredo Altavilla, il ministero dell’Economia e delle Finanze, in vista dell’assemblea dei soci odierna, ha indicato i componenti del nuovo consiglio di amministrazione della compagnia aerea nata dalle ceneri dell’ex Alitalia. Antonino Turicchi e Fabio Lazzerini saranno presidente e amministratore delegato. Mentre i tre consiglieri sono stati individuati nelle persone di Gabriella Alemanno, Frances Ousleey (ex EasyJet Italia) e Ugo Arrigo.
Chi sono i nuovi membri del Cda
Viterbese, Turicchi è stato direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti dal 2002 al 2009 curandone la trasformazione in società per azioni. Attualmente è ad di Fintecna. Curiosità anche per la nomina della sorella dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.
La carriera della Alemanno è stata tutta interna all’Amministrazione finanziaria. Prima ispettore del Secit, quindi direttore dell’Agenzia dei Monopoli e direttore generale dell’Agenzia del territorio e quindi vice direttore dell’Agenzia delle entrate e direttore regionale della Campania per la stessa amministrazione.
Processo di vendita
Da ricordare che il processo di vendita di Ita – a oggi controllata completamente dal Tesoro- è ancora in atto. A fine ottobre è scaduta l’esclusiva della cordata formata dal fondo Usa Certares e dalle compagnie Delta Airlines ed Air France. E quindi sono rientrati in corsa anche Msc Crociere e i tedeschi di Lufthansa. Ma in attesa dell’assemblea dei soci il processo sembra vivere una fasi di stanca con la data room, dove è possibile consultare i numeri finanziari e industriali del gruppo, che risulta al momento chiusa.
Le offerte per Ita
Da ricordare infatti che il governo Draghi aveva concesso semaforo verde ad americani anche perché l’offerta di Certares prevedeva che il Tesoro sarebbe rimasto con un ruolo determinante mantenendo il controllo del 49% della compagnia e avendo un ruolo molto forte nella governance.
Adesso è stato tutto rimesso in discussione, ma Lufthansa ha comunque evidenziato di essere interessata solo a un vera e completa privatizzazione che vedrebbe quindi il Tesoro con un ruolo molto più defilato. Intanto poche ore fa, il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ha dato, almeno a parole, una spinta all’operazione: “La vendita va completata entro la fine dell’anno”.