Landi Renzo, perdita 2022 di 14,3 milioni. Ottimismo per il 2023
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ImpresePrimo piano Mer 15 marzo 2023

Landi Renzo, perdita 2022 di 14,3 milioni. Ottimismo per il 2023

Obiettivo:  massimizzare le sinergie e concentrarsi sulla futura crescita del business idrogeno, biometano e gas naturale Landi Renzo, perdita 2022 di 14,3 milioni. Ottimismo per il 2023
Redazione Verità&Affari
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Il giro d’affari migliora

Landi Renzo, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione, ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 306,3 milioni di euro, in crescita del 26,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A parità di perimetro, l’aumento risulta pari a circa il 10,1%. L’EBITDA adjusted è pari a 15,3 milioni di euro, in incremento del 4,4%.

Il risultato netto è negativo per 14,3 milioni di euro, a fronte di un risultato positivo pari a 502 migliaia al 31 dicembre 2021, quest’ultimo inclusivo del provento da aggregazione di 8.783 migliaia derivante dal consolidamento integrale a partire dal mese di aprile 2021 del gruppo SAFE&CEC.

Nel 2023 si prevede un miglioramento

“Nonostante il 2022 sia stato un anno particolarmente ricco di sfide per il contesto economico globale e per i settori in cui il gruppo Landi Renzo opera, nel quarto trimestre il gruppo è riuscito parzialmente a recuperare sia in termini di fatturato che di marginalità – ha commentato l’ad Cristiano Musi – anche considerando gli effetti dell’attacco informatico subito in ottobre che, sebbene affrontato con tempestività, ha generato effetti sulla continuità operativa”.

La Posizione finanziaria netta è pari a 92.323 migliaia di euro (133.493 migliaia al 31 dicembre 2021).

Il management aha posto in essere una serie di azioni volte al contenimento dei costi diretti e al miglioramento della produttività e del capitale circolante. Ha poi proseguito nell’integrazione delle società neo acquisite. Obiettivo:  massimizzare le sinergie e concentrarsi sulla futura crescita del business idrogeno, biometano e gas naturale. Ciò si tradurrà, nel corso del 2023, “in un progressivo incremento del fatturato e della marginalità, maggiormente visibili nel corso del secondo semestre“.

(Teleborsa) 

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