Postalmarket punta a 40 milioni di fatturato con il made in Italy
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Imprese Lun 17 ottobre 2022

Postalmarket punta a 40 milioni di fatturato con il made in Italy

A due anni di distanza dalla rinascita di Postalmarket grazie all’imprenditore Stefano Bortolussi, che ha acquisito il marchio. Postalmarket punta a 40 milioni di fatturato con il made in Italy
Redazione Verità&Affari
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La rinascita di Postalmarket

A due anni di distanza dalla rinascita di Postalmarket grazie all’imprenditore Stefano Bortolussi, che ha acquisito il marchio e si è affiancato alla tech company Projectmoon di Francesco D’Avella, l’azienda che ha chiuso di recente un round di investimenti da 1,5 milioni di euro si affaccia di nuovo al mercato per rilanciare il business. Nel piano quinquennale presentato ai fondi di investimento si prevede di arrivare a 40 milioni di euro di fatturato, anche con l’apertura internazionale del sito che propone una selezione accurata del made in Italy in tutto il mondo.

Il piano di Postalmarket

Di certo, nei prossimi mesi ci sarà una forte accelerata dopo la fase di start up che ha generato un fatturato, ad oggi, di circa un milione di euro. «Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci siamo dati, rispettando il modello di crescita ipotizzato all’inizio», evidenzia il General Manager Alessio Badia. «La nostra italianità, le scelte sostenibili, i nuovi servizi forniti alla clientela e l’alto investimento tecnologico, orientato sul data-driven e potenziato dal marketing, rendono Postalmarket un’azienda interessante».

Dopo la stampa e diffusione in centomila copie del primo catalogo, sono stati selezionati circa 400 brand che hanno portato più di 50 mila prodotti sul sito internet, che registra una media di 450 mila accessi al mese. Ogni settimana si registrano circa una decina di nuovi merchant che aderiscono al progetto. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore. Il terzo numero della rivista è in edicola ad ottobre.

I partner

Dal punto di vista dei partner, da registrare l’importante accordo con il centro logistico nel Veneziano, con Evology, ma anche con Ponyu per le consegne green dell’ultimo miglio nelle grandi città e con TeamSystem per la gestione dell’e-commerce Storeden. A Villorba, nel Trevigiano, c’è la sede operativa, ma nei programmi è previsto che a breve sarà aperta una sede di rappresentanza anche a Milano. È un circolo virtuoso per cui l’azienda va avanti con le assunzioni di giovani talenti del web marketing e di fatto si pone come hub innovativo orientato sul digitale e sulla vendita on line.

«Crediamo – conclude Badia – che Postalmarket oggi sia un modello di riferimento per chi vuole fare acquisti avendo la garanzia che si tratta di prodotti italiani e made in Italy che seguono una rigida filiera ecosostenibile… Sono soddisfatto dei risultati ottenuti, siamo sicuri di poter diventare punto di riferimento a livello europeo per il made in Italy. Stimiamo che il nostro brand sia conosciuto dal 60% degli italiani, ci stiamo spostando come fascia di riferimento ai 25/45 anni, la generazione successiva è invece cresciuta con noi».

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