La verità di Agnelli: «Spagna e Francia pagano il gas molto meno di noi»
Paolo Agnelli, il presidente dell’omonimo gruppo dell’alluminio e di Confimi che rappresenta 45 mila pmi, parla del gas
L’imprenditore dell’alluminio Agnelli sul gas
«Altro che tetto del gas a livello europeo, quello non si farà mai, o promettono a Olanda e Norvegia, che grazie ai rincari del prezzo del metano stanno guadagnando tanti soldi, degli altri benefici in cambio, oppure questi Paesi non daranno mai il via libera». Mentre Bruxelles è in fibrillazione per un prossimo accordo sul price cap, Paolo Agnelli, il presidente dell’omonimo gruppo dell’alluminio e di Confimi che rappresenta 45 mila pmi, rimette la discussione sul carreggiata della praticità.
Presidente, non si fida proprio di quest’Europa?
«Partiamo da un presupposto: già adesso Spagna e Portogallo, ma anche la Francia pagano il gas molto meno di noi. In un modo o in un altro hanno fissato dei limiti al prezzo e il resto se lo accolla lo Stato. E comunque non è una questione di fiducia. Qui il punto è capire quali sono gli interessi in ballo. E pensare che grandi esportatori come Olanda e Norvegia che stanno moltiplicando i loro ricavi grazie a questi rialzi, diano il via libera al price cap sul gas, senza avere nulla in cambio, è semplicemente irrealistico».
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