La Borsa di Milano giù. Quota 28 mila punti resiste da 15 anni
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In evidenzaMercati Lun 17 aprile 2023

La Borsa di Milano in ribasso. Per gli analisti l'unione Banco-Unicredit si farà

La Borsa di Milano è la peggiore in Europa nonostante i dati positivi sull'inflazione. Attese novità du Banco Bpm e Nexi La Borsa di Milano in ribasso. Per gli analisti l'unione Banco-Unicredit si farà BORSA PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 Una barriera che invalicabile da quindici anni

 

Chiusura in calo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,62% a 27.700 punti. Quota 28 mila risulta ancora invalicabile. Resiste da quinbdici anni. Ci ha provato tante volte il listino a sferrare l’attacco finale, però finora è sempre stato respinto con perdite. E dire che di storie a Piazza Affari non mancano.

 Nozze allo sportello

Il caso del giorno resta Banco Bpm, forse nel mirino di UniCredit. Gli analisti di Equita ribadiscono la convinzione che l’operazione «avrebbe un forte razionale industriale in quanto rafforzerebbe in modo significativo il posizionamento di UniCredit in Italia, con una quota di mercato complessiva in termini di filiali che passerebbe dall’11% al 18% e dal 10% al 20% al Nord, e spazio per un elevato incremento dell’utile per azione, oltre il 15% post sinergie, anche a fronte del riconoscimento di un premio significativo a favore degli azionisti Banco Bpm e senza compromettere la solidità patrimoniale della combined entity».

Il ruolo di Credit Agricole

«Allo stesso tempo – avvertono – riteniamo complicata un’operazione in questo momento considerando le incertezze sull’evoluzione dello scenario macro e alla luce della presenza di Credit Agricole come primo azionista di Banco Bpm, nonché partner nel credito al consumo e nell’assicurazione». L’acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit, nota da parte sua Intermonte, «chiuderebbe la questione Mps-Banco Bpm, con probabile disaccordo del governo».

Nexi la bella addormentata si è svegliata

A spingere il titolo Nexi, come detto, è la possibile valutazione della concorrente Network International: la società dei pagamenti con sede a Dubai e quotata a Londra, infatti, ha confermato di aver ricevuto un’offerta dai fondi di private equity Cvc e Francisco Partners da 387 pence per azione, pari a 2,6 miliardi di dollari, con un premio del 28% rispetto alla chiusura di venerdì. Prima della conferma dell’offerta, gli analisti di Equita avevano commentato le indiscrezioni su una valutazione di «almeno 2,5 miliardi di dollari», notando che si trattava di «una cifra nettamente superiore alle indiscrezioni iniziali che parlavano di 2 miliardi». In base ai calcoli degli esperti si tratta di un multiplo tra prezzo e utili 2023 superiore alle 27 volte, quando «i merchant acquirer europei Nexi e Worldline trattano oggi rispettivamente a 13 e 15 volte».

 

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