Piazza Affari parte in ribasso. Riflettori sui nuovi Btp
Avvio in ribasso per Piazza Affari e le altre Borse europee. La Bce annuncia una nuova stretta che però aiuta le banche e i Btp
La Bce fa scendere Piazza Affari ma tassi più alti aiutano le banche
In avvio di seduta arretrano Piazza Affari e le altre Borse europea. Indice EuroStoxx50 perde l’1%. Ftse Mib -0,8%. La stretta delle banche centrali potrà durare a lungo come ha ripetuto questa mattina Isabel Schnabel, falco tedesco nel direttivo Bce . “C’è il rischio che i mercati sottostimino l’inflazione – ha detto in un’intervista- . “Siamo ancora lontani dal poter cantare vittoria”.
La reazione dell’economia agli aumenti dei tassi di interesse potrebbe rivelarsi più debole che in precedenza, e se questo traspare, “potremmo dover agire con più forza”. Non ci sono solo effetti negativi. La promozione di Kbw spinge le banche a cominciare da Banco Bpm e Bpe. A spingere sono il rialzo dei tassi che farà salire il margine di intermediazione e i rendimenti boom dei Btp. Scende Recordati dopo la bocciature di Barclays ed Equita.
BTP
La novità della giornata è rappresentata dall’interesse sui Btp. Il rendimento del decennale è risalito al 4,32%, avvicinando i livelli di fine 2022 (4,68%). In termini di prezzo, la settimana presenta un bilancio in rosso dell’1,5%, che ridimensiona il guadagno da inizio anno a un modesto +1%. A metà gennaio il guadagno era intorno al +8%.
Il Tesoro ha fatto conoscere ieri sera i dettagli dell’emissione da 5 miliardi dei BTP a 30 anni, e cedola annua del 4,5%. Hanno partecipato all’operazione poco meno di 200 investitori per una domanda 26,5 miliardi. La maggiore quota è stata sottoscritta dalle banche (40,4%). I fondi hanno sottoscritto il 24%. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una rilevante quota dell’emissione pari al 28,7% (in particolare il 10,5% è andato a fondi pensione e assicurazioni, il 18,2% è stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund è andato il 6,5%. Una quota residuale dello 0,4% è stata sottoscritta da imprese non finanziarie.
Investitori esteri in prima linea
Gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (57,3%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 42,7%. Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento, circa il 53%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (17,7%), Germania, Austria e Svizzera (9,6%), penisola iberica (7,2%), paesi scandinavi (6,1%), Francia (5,9%), Grecia (5,2%), Benelux (1,3%). In queste condizioni si possono sfruttare sistematicamente rendimenti sopra il 4% per costruire una posizione sui BTP in ottica di lungo periodo.