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In evidenzaMercati Mer 04 gennaio 2023

Vola Banco Bpm sull'ipotesi di una conferma dei vertici e di un ruolo da protagonista nel risiko del credito

Più 4,5% (a 3,650 euro) sulle notizie di una probabile conferma di Castagna (ad) e Tononi (presidente) in vista del rinnovo del board Vola Banco Bpm sull'ipotesi di una conferma dei vertici e di un ruolo da protagonista nel risiko del credito Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Banco Bpm si va verso la conferma di Castagna e Tononi

Banco Bpm guadagna intorno al 4,5% (a 3,650 euro) sulle indiscrezioni di una riconferma dei vertici in vista del rinnovo del board che avverrà in primavera. Sulle permanenza dell’ad Giuseppe Castagna si nutrivano maggiori certezze, ma a quanto pare anche la posizione del presidente Massimo Tononi sarebbe blindata. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione che verrà presentata dal board uscente dovrebbe sostenere la conferma dei vertici dell’istituto. Nella sostanza il prossimo cda sarà composto da 15 membri, di cui 12 eletti dalla lista che riceverà la maggioranza dei voti, 2 dalla lista di minoranza, e uno in rappresentanza dei dipendenti-azionisti.

Da ricordare che nelle ultime settimane si sono intensificati i movimenti nell’azionariato del Banco. Prima l’Enasarco, la cassa degli agenti e i rappresentanti di commercio, ha acquistato l’1,97% dell’istituto, poi Inarcassa, la Cassa di ingegneri e architetti liberi professionisti, è salita dal precedente 0,54% allo 0,9765% del capitale sociale di Piazza Meda. Così il patto di fondazioni e casse previdenziali è arrivato a rappresentare l’8,28% del capitale della banca, mentre Credit Agricole resta il primo azionista con il 9,2% circa.

Il patto di Fondazioni e casse previdenziali

Da ricordare che nel patto ci sono anche l’Enpam all’1,95%, la Fondazione Crt che si attesta all’1,8%, la Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense all’1,66%, Fondazione cassa di risparmio di Lucca all’1,24%, Fondazione cassa di risparmio di Alessandria allo 0,5%, fondazione Cassa di risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori allo 0,0293%, fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto allo 0,028% e fondazione cassa di risparmio di Carpi allo 0,101%.  

Banco Bpm è considerato – da alcuni analisti insieme a Bper – tra i principali pretendenti del Monte dei Paschi di Siena. La banca toscana controllata dal Mef che però deve dismettere in tempi ragionevoli il 64% delle azioni con le quali controlla il più antico istituto di credito italiano. 

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