Piazza Affari immobile aspettando il deficit Usa. Tim si rivede
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In evidenzaMercati Mer 17 maggio 2023

Piazza Affari immobile aspettando le novità fiscali sulle banche

Nelle Borse giornata incolore aspettando che Biden trovi l'accordo con le opposizioni sul deficit. Il Giappone ai massimi storici Piazza Affari immobile aspettando le novità fiscali sulle banche
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 

 

Indici sotto la parita’ dopo l’avvio di Wall Street. Ftse Mib immobile a 27,197 punti. Piazza Affari naviga a vista in una giornata interlocutoria in cui le borse Usa danno segnali di miglioramento soprattutto tra i titoli del settore bancario, in attesa di novità dai negoziati sul tetto del debito pubblico. Un falso propblema nella realtà considerando che alla fine un accordo è ovvio che verrà trovato. Tuttavia la narrazione del mercato in questo momento è otientata al ribasso. Sul listino Tim conferma un rialzo dell’1,4% d a 0,27opo che l’a.d. della Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, ha confermato in un’intervista che Cdp proseguira’ nell’offerta per la rete fissa, non escludendo una collaborazione con Kkr. Male le banche su cui aleggia lo spettro della supetassa sui profitti generati dal rialzo dei tassi.  Il problema non è solo italiano. In Germania cade Commerzbank nonostante gli utili. Stabile lo spread

Btp decennale 4,19%.

Bund tedesco 2,30%: l’Agenzia delle Finanze tedesca, l’ufficio di gestione del debito del governo federale, ha comunicato il collocamento di una tranche di 3,31 miliardi di euro di Bund decennali ad un rendimento di 2,31%, in forte calo rispetto a 2,51% dell’asta di un mese fa.

L’oro è debole anche oggi, a 1.985 dollari l’oncia.

Petrolio Brent e WTI +1,2%. Attesi i dati sulle scorte USA.

 Gas  invariato, poco sopra i minimi dell’anno.

 

Aria di sovratassa sulle banche

C’è  il ministro Giancarlo Giorgetti che spinge ormai quotidianamente gli istituti italiani ad alzare la remunerazione dei depositi, fermi a una media dello 0,6% (quando per i prestiti si paga oltre il 10% di interesse). Le banche italiane, dopo un rally iniziato a ottobre, hanno smesso di correre.  a Piazza Affari.

L’America ci crede

Per i leader del Congresso sono stati positivi i colloqui di martedì con Biden sull’innalzamento del limite al debito, ma l’accordo non è vicino, per cui altre riunioni in settimana. E il presidente Usa è ottimista sul fatto che gli Stati Uniti non andranno in default. Intanto le azioni di Wstern Alliance sono aumentate di oltre il 10% dopo che l’istituto di credito ha riportato una crescita dei depositi in questo trimestre.

Musk contro la Fed

Dopo l’assemblea annuale degli azionisti di Tesla Elon Musk in un’intervista alla Cnbc, si è dichiarato «preoccupato per il modo in cui la Fed agisce, è troppo lento e lo sarà anche nei prossimi mesi». E ancora: «I dati sono alquanto obsoleti, prevedo mesi difficili per tutte le imprese americane». Stando a Investing.com i trader scommettono però su un primo taglio dei tassi a settembre, con intervallo target del 4,50%-4,75% che potrebbe essere raggiunto entro la fine dell’anno. Per il il Global Fund Manager Survey di Bank of America, il 61% degli intervistati e partecipanti al mercato ritiene che il ciclo di rialzi sia terminato, con il consensus che però vede l’inizio della riduzione del costo del denaro a partire da gennaio 2024.

Bce e Fed frenano mattone

Secondo uno studio della Bce, nell’area dell’euro gli investimenti immobiliari hanno iniziato a diminuire nel secondo trimestre del 2022 e hanno registrato un calo cumulato di circa il 4% entro il quarto trimestre del 2022. Il calo negli Stati Uniti era invece iniziato nel secondo trimestre del 2021. Da allora, gli investimenti immobiliari statunitensi sono diminuiti cumulativamente di circa il 21%. Ora è probabile, continua lo studio, che gli effetti negativi dell’aumento dei tassi di interesse si intensifichino, per questo si prevede un calo prolungato e sostanziale degli investimenti immobiliari nell’area dell’euro fino al 2024.

Giappone da record

L’economia giapponese è cresciuta dello 0,4% su base trimestrale a inizio 2023, superando le stime di mercato di un aumento dello 0,1%. Questo è stato il ritmo di espansione più veloce dal secondo trimestre del 2022, trainato dai consumi privati nonostante un calo del 4,2% delle esportazioni. Da ricordare che il Giappone è l’unico Paese del G7 dove i tassi sono a -0,1%. La Borsa di Tokyo festeggia con un altro +0,81% dell’indice Nikkei, tornando sopra i 30mila punti, al top da due ann

 

 

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