Borsa Milano apertura poco mossa. Scende Tim dopo le offerte
La Borsa di Milanocomincia la giornata senza slancio. L'inflazione scendetroppo lentamente. Sempre più probabile il rialzo dei tassiLe banche sempre in prima linea al traino di Banco Bpm
La Borsa di Milano ha aperto quasi invariata dopo che ieri l’indice ha fallito il tentativo di chiudere oltre i 28mila punti, Poco variate le altre Borse europee mentre è ormai nel pieno la stagione delle trimestrali Usa e gli investitori che tornano a guardare alle banche centrali. L’inflazione scende meno del previsto.
L’inflazione scende molto lentamente
Sul fronte macro, l’inflazione in Gran Bretagna è scesa al 10,1% a marzo dal 10,4% di aprile, ma meno delle attese che erano al 9,8%. Oggi arriveranno i numeri dell’inflazione europea, mentre sono attesi gli interventi dei membri Bce Philip Lane e Isabel Schnabel in due diversi eventi e, in serata, il Beige Book della Fed. Sul fronte trimestrali, dopo la delusione di Goldman Sachs e Netflix (conti in linea, ma crescita abbonati sotto le attese) che hanno frenato gli entusiasmi, oggi occhi puntati su Morgan Stanley e Tesla.
Banche sotto i riflettori
A Piazza Affari ancora sotto i riflettori le banche, tra i conti delle big Usa e la ripresa delle ipotesi di risiko bancario. Banco Bpm sale del 2,5% in testa al listino dopo aver annunciato l’avvio del progetto per la valorizzazione del business della monetica e l’identificazione del partner entro la prima metà dell’anno. Segue Nexi (+1,4%), che era stata indicata da indiscrezioni come possibile partner. Tim invece perde il 2,8%, dopo le nuove offerte sulla rete da parte del consorzio Cdp-Macquire e Kkr che saranno esaminate nella riunione del prossimo 4 maggio. Ben intonata Saipem (+1,5%) che ha annunciato l’estensione biennale del contratto con l’Eni da 280 mln dollari. Fuori dal listino principale, Mfe A sale dello 0,48% e Mfe B scende dell’1% dopo i numeri del 2022 con un utile sceso a 217 mln e ricavi in calo del 4% a 2,9 mld. Brunello Cucinelli perde l’1,7% ha confermato il buon andamento del primo trimestre
Valute e materie prime
Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro è sceso in area 1,095 (da 1,096 ieri). Petrolio in calo a 80,46 dollari al barile nel Wti giugno e a 84,32 dollari al barile nel Brent giugno. Il gas naturale si riporta a 42,3 euro al megawattora (-0,98%).