Borsa Milano chiusura positiva scommettendo sul risiko bancario
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Mercati Mar 06 giugno 2023

Il risiko delle banche accende la Borsa di Milano. Mps +5%

Quotazioni in ripresa nel finale trainata da Mps. Corrono le voci di una possibile integrazione con Bper. Giù il petrolio Il risiko delle banche accende la Borsa di Milano. Mps +5%
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 

Recupero nel finale

Rialzano la testa sul finale le Borse europee che, dopo una seduta sbiadita, chiudono tutte in territorio positivo, nonostante i dubbi sulle future mosse delle banche centrali. La prossima settimana, infatti, si terranno le riunioni chiave e i destini di Usa ed Europa non sembrano più allineati: se la Bce con ogni probabilità dopo le parole di Christine Lagarde alzerà nuovamente il costo del denaro, il mercato si attende dalla Fed uno stop, mentre si è registrato a sorpresa un aumento dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia. Segno che le decisioni degli istituti centrali restano ancora avvolte nell’incertezza.

Risiko bancario

A dare gas al listino milanese, con il Ftse Mib (+0,67%) indice migliore del Vecchio Continente, è il risiko bancario, tornato alla ribalta grazie alle ipotesi di aggregazione che coinvolgono Mps che prosegue il suo rally con un ulteriore guadagno del 5%. Più freddo il mercato su Bper (+0,2%) che da indiscrezioni potrebbe guardare proprio a Rocca Salimbeni in ottica M&A. Acquisti anche su Fineco (+2,8%) e Recordati (+2,6%). In fondo la debolezza del greggio, a causa dei dubbi sulla domanda globale di energia, pesa su Eni (-0,9%) e il resto del comparto. Fuori dal listino principale, Safilo si distingue con un +5,3% grazie al rinnovo anticipato della licenza Kate Spade New York e +3,8% per Rai Way sostenuta dal ritorno degli scenari di aggregazione con EiTowers.

Petrolio in ribasso

Sul fronte dei cambi, il calo delle aspettative di inflazione dei cittadini Ue, certificato alla Bce, incide sull’euro che torna sotto quota 1,07 dollari e vale 1,0689 (da 1,0713 ieri in chiusura). La moneta unica è indicata a 149,34 yen (149,60), con il rapporto dollaro/yen a 139,70 (139,63). Brusca retromarcia per il gas a 24,8 euro al MWh (-17%) dopo la corsa della vigilia. Piatto verso la fine delle contrattazioni il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti segna +0,1% a 72,3 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent è stabile a 76,7 dollari.

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