Caso Soumahoro, non solo soldi spariti, nelle coop di famiglia condizioni disumane: "Freddo, blatte e topi"
Caso Soumahoro, non solo lo scandalo finanziario. Le condizioni di vita dei profughi nelle coop erano deficitarie: topi, blatte e freddoSoumahoro, lo scandalo non è solo finanziario
Per Aboubakar Soumahoro, paladino dei diritti dei migranti, le condizioni delle strutture di accoglienza gestite dalla suocera e dalla moglie descritte nelle carte dell’inchiesta, raccontate dal Corriere, faranno più male dello scandalo finanziario. O almeno dovrebbero vista la retorica con cui si è conquistato un posto in Parlamento
La procura di Latina sostiene infatti che infatti che i problemi non siano stati solo economici: in Karibu e nelle altre società di famiglia gestite dalla suocera Marie Therese Mukamitsindo e dalla moglie Liliane Murekatete le condizioni di vita dei migranti sarebbero state deficitarie.
Condizioni disumane
Tutto parte ovviamente dalle “distrazioni di denaro per finalità estranee alla gestione dei progetti”. Soldi mancanti che avrebbero segnato le condizioni di vita dei profughi, minori compresi. I servizi infatti, spiega il Corriere, sarebbero stati deficitari.
La lista delle mancanze è lunghissima. “Riscaldamenti ridotti in ore notturne o assenti”. “Alloggi fatiscenti con arredamento inadeguato rispetto al numero di ospiti, mobili rotti, condizioni igieniche carenti”. “Assenza di derattizzazione e deblattizzazione”.
Le contestazioni alla moglie di Soumahoro
Da ieri indagata è anche Liliane, la moglie di Soumahoro. A lei, alla madre e al fratellastro Michel Rukundo il gip attribuisce “elevata spregiudicatezza criminale”. Insomma, anche la moglie sarebbe stata consapevole e complice.
A Liliane viene contestata una cifra di Ires evasa di oltre 13 mila euro e le viene imputato uno “specifico obbligo di vigilanza” che sarebbe venuto a mancare. Alla madre, la suocera di Soumahoro, nella giornata di ieri, sono stati sequestrati oltre 600 mila euro.