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EconomiaIn evidenza Mar 10 gennaio 2023

I petrolieri contro il governo: questa la verità sul prezzo della benzina

Per Assopetroli Assoenergia le polemiche sui rincari sono funzionali alla "comunicazione politica". Sul tema interviene anche l'Antitrust I petrolieri contro il governo: questa la verità sul prezzo della benzina Pompa di benzina
Redazione Verità&Affari
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Le polemiche sugli aumenti della benzina

Anche i petrolieri scendono sul piede di guerra. E smentiscono il governo sul tema degli aumenti del prezzo dei carburanti. Per il presidente di Assopetroli Assoenergia, Andrea Rossetti, le polemiche sembrano rispondere “ad esigenze di comunicazione politica piuttosto che ad altro. E’ giusto che il Governo sia preoccupato e attento ai consumatori”

Dopo la decisione del governo di eliminare lo sconto sulle accise,  sottolinea: “qui in Italia c’è una polemica strumentale su un non problema legata a scopi di comunicazione politica e destituiti di fondamento nel merito e a livello tecnico-giuridico. In altri paesi europei, le imprese del settore della distribuzione dei prodotti energetici vengono salvate dal default a causa della crisi di liquidità”. Un attacco diretto all’esecutivo su un tema che comprime anche le prospettive del settore.

Gli aumenti danneggiano le imprese petrolifere 

Per Rossetti, “questo livello di prezzi distrugge la domanda, comprime i consumi. Non ne siamo felici. Avere dei prezzi tendenzialmente più bassi è nell’interesse dei consumatori ma anche nel nostro”. Due pesi e due misure incomprensibili, visto che la situazione è analoga nei diversi Paesi dell’Unione. 

Sul tema speculazioni, il numero uno di Assopetroli Assoenergia ricorda poi: “in questo settore distributivo esiste una tracciabilità avanzatissima che consente alle Istituzioni di fotografare in tempo reale tutte le fatturazioni e i movimenti fisici. Più che fare sterili proclami sarebbe sufficiente che tutti gli attori istituzionali si mettano al lavoro per capire semplicemente dove eventualmente c’è un problema”.

Il settore resta in attesa di conoscere i prossimi provvedimenti

“Siamo desiderosi di capire a quali misure sta pensando il governo in questa fase- aggiunge -. Non è che possa essere sanzionabile il prezzo relativamente più alto di un punto di vendita rispetto a un altro. C’è concorrenza e il settore è liberalizzato”.

Nel settore distributivo, sottolinea il presidente di Assopetroli, “non esistono prezzi amministrati, margini amministrati. Il settore è liberalizzato e consente, nel rispetto delle regole fiscali, agli esercenti di praticare il prezzo migliore rispetto all’area di mercato dove opera. Il settore è quindi sottoposto a regime concorrenziale”.

Al Governo, i petrolieri chiedono “di fare lavorare gli organi competenti per verificare l’operato e la correttezza degli esercenti. Vorremmo anche capire quale è la definizione di speculazione“.

Intanto l’Antritrust è all’opera

Sulla questione rincari è intervenuta anche l’autorità guidata da  Roberto Rustichelli, che ha scritto al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, per richiedere la documentazione per valutare pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori e violazioni della concorrenza. E valutare quindi eventuali ulteriori sanzioni per le imprese. 

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