Borsa Milano invariata aspettando la Fed. Paura sulle banche
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Mercati/In evidenza
In evidenzaMercati Mer 22 marzo 2023

La Borsa di Milano chiude in parità aspettando la Fed. Torna la paura sulle banche

La Borsa di Milanio chiude una giornata senza storia scommettendo su una Fed che diventa colomba. Torna la volatilità sulle banche La Borsa di Milano chiude in parità aspettando la Fed. Torna la paura sulle banche BORSA PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Piazza Affari congelata -0,12%

Chiusura di seduta in lieve calo per Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede lo 0,12% a 26.523,33 punti. Il minimo intraday ha raggiunto i 26.439,12 punti. Madrid è finita in rosso dello 0,3%. Sono rimaste sopra la parità Parigi (+0,26% il Cac40) e Francoforte (+0,14% il Dax40) con Amsterdam maglia rosa (+0,76% l’Aex). Il mercato dà per certo un rallentamento della stretta di politica monetaria da parte della banca centrale Usa, nonostante un’inflazione ancora non sotto controllo. La stretta potrebbe allentarsi per via delle crisi bancarie e delle conseguenti turbolenze: i future sui Fed Funds considerano probabile all’86,4% un rialzo di 25 punti base, mentre il mantenimento dello status quo è quotato al 13,6%. Lo spread  chiude in rialzo a 183 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,16% sul mercato secondario.

Non c’è pace allo sportello

First Republic corregge dopo il forte rialzo di ieri (+30%). Il piano di salvataggio da 30 miliardi di dollari annunciato la scorsa settimana non è il percorso ideale per aiutare la banca californiana, ha detto l’ex ad di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein. “Non trovo che sia in grado di ispirare molta fiducia, perché non penso che i finanziatori stiano davvero facendo un’analisi sulla qualità del credito o sull’idea di fare un buon investimento “, ha detto Blankfein in una intervista alla CNBC.

Lagarde inflessibile

Intanto, Christine Lagarde, presidente della Bce, si è detta inflessibile nel perseguire l’obiettivo di abbassare l’inflazione: «Conseguiremo la stabilità dei prezzi e non transigiamo sull’impegno a riportare l’inflazione al 2% nel medio termine. A tal fine seguiremo una strategia solida, che si fonda sui dati e ci vede pronti ad agire, ma senza compromessi riguardo al nostro obiettivo primario». Fabio Panetta, membro dell’executive board della Bce, ha aggiunto che la politica monetaria deve rimanere «adattabile ai mutevoli sviluppi» e gli interventi restrittivi «devono essere calibrati con prudenza perché stanno già avendo un forte impatto sulle condizioni di finanziamento e vogliamo evitare una volatilità finanziaria indesiderata». In questo quadro, i settori che sono andati meglio in Europa sono stati quelli delle vendite al dettaglio e degli alimentari, quando a Piazza Affari, le vendite si sono concentrate sul risparmio gestito, banche e parte del comparto utility.

Condividi articolo