L'agenzia di rating Dbrs: "L'Italia resiste agli shock"
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In evidenzaMercati Lun 22 maggio 2023

L'agenzia di rating Dbrs: "L'Italia resiste agli shock"

Secondo gli analisti dell'agenzia di rating, l'economia dell'Italia ha dimostrato di saper resistere alla pandemia e al conflitto L'agenzia di rating Dbrs: "L'Italia resiste agli shock" Titoli di Stato
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

 L’Italia supera l’esame di Dbrs

L’agenzia di rating canadese promuove la capacità di resistenza che l’economia ha avuto durante il Covid e la guerra russo-ucraina, tale da garantire al nostro Paese tassi di crescita oggi superiori agli altri big europei. Negli ultimi anni, scrivono gli analisti di Dbrs in un report ad hoc, l’Italia ha affrontato “molteplici shock”: la pandemia, i colli di bottiglia dal lato dell’offerta e uno shock energetico, il tutto tra incertezza politica e tre diversi governi. Tuttavia, “nessuno di questi si è finora tradotto in significative cicatrici economiche” e proprio per questo il giudizio sul debito italiano resta a livello BBB, definito “alto”.

La ripresa post Covid è stata migliore del previsto

La crescita “è stata più forte rispetto ai suoi pari. La crescita potenziale del Pil sembra migliorare e il debito dovrebbe continuare a diminuire nei prossimi anni”, ha evidenziato l’agenzia. Il punto debole romane il debito elevato che rende il Paese “vulnerabile”. Tuttavia considerate le ipotesi del Fmi sulla graduale riduzione del rapporto con il Pil, le aspettative sono che l’aumento della spesa per interessi sarà in qualche modo bilanciata da “solidi progressi” sul consolidamento delle finanze pubbliche.

Il nuovo Patto di Stabilità non sarà un problema

Per gli analisti anche la nuova versione del Patto di stabilità su cui si lavora a Bruxelles non dovrebbe rappresentare un problema. Dbrs prevede che l’Italia “si adegui” senza scossoni alle nuove regole. E questo anche perchè una quota consistente del debito è detenuta dall’Eurosistema e dalle istituzioni europee e questo riduce l’esposizione del debito nel caso di un rapido spostamento della fiducia degli investitori.

“Questi fattori contribuiscono a sostenere il nostro trend ‘stabile’ sul rating italiano perché riteniamo che i rischi per i rating sovrani dell’Italia rimangono per ora equilibrati” concludono gli analisti dell’agenzia. Dopo la conferma da parte di S&P e il mancato aggiornamento del giudizio di Moody’s, per il debito italiano arriva dunque un altro segnale distensivo.

Aumenta il fabbisogno degli Stati

Intanto l’Ocse ha previsto un aumento generalizzato dei fabbisogni pubblici degli Stati. Secondo l’organizzazione, dopo la diminuzione registrata nel 2021 e 2022 per la ‘ritirata’ delle politiche superespansive messe in atto durante l’esplosione del Covid, quest’anno il fabbisogno tornerà a crescere.

L’aumento stimato è del 6% per un totale di 12.900 miliardi di dollari. Ci sarà a fronte a “prospettive di crescita debole e aumento dei tassi di interesse”. Proprio per questo, per il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann, è essenziale “disporre di cornici istituzionali credibili” e che i gestori del debito pubblico “abbiano la capacità di adattarsi e reagire all’evoluzione delle condizioni di mercato”.

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