Crisi energetica? Per il Mite si combatte con docce fredde e fornelli bassi
Lo stavamo aspettando tutti e alla fine è arrivato. Il Mite ha pubblicato l'atteso piano di contenimento dei consumi
Il Mite presenta il piano di contenimento dei consumi
Lo stavamo aspettando tutti e alla fine è arrivato. Il Mite ha pubblicato l’atteso piano di contenimento dei consumi. Il documento contiene le misure del Governo per far fronte alla crisi energetica. E secondo le sue stime dovrebbe farci risparmiare 8,2 miliardi di smc di gas. Come? Riempimento degli stoccaggi, sviluppo rinnovabili e diversificazione degli approvvigionamenti energetici, ok. Ma nel piano, c’è anche una sorta di vademecum destinato alle famiglie per i prossimi mesi. Agli italiani vengono consigliate abitudini come: abbassare il livello dei fornelli e non lasciare in stand-by il televisore. Quanto scalfiranno la nostra dipendenza energetica dalla Russia?
Riduzione consumi domestici
Ciò che tocca in maniera più diretta le famiglie italiane è senz’altro la campagna di sensibilizzazione per ridurre i consumi domestici. Il governo ha voluto, nel documento, promuovere alcuni comportamenti considerati utili e virtuosi. Parliamo di azioni come abbassare temperatura e durata delle docce; o ridurre, in cucina, l’intensità del fuoco dopo l’ebollizione e il tempo di accensione del forno; senza dimenticare l’utilizzo di lavatrice e lavastoviglie a pieno carico. Poi ci sono “consigli” come non lasciare in stand by tv, decoder e Dvd, e la riduzione delle ore di accensione delle lampadine. Secondo il Mite, adottando queste misure si potranno risparmiare fino a 2,7 miliardi di smc.
Riduzione riscaldamento
Poi c’è la riduzione dei consumi legata agli impianti di riscaldamento. Questa sarà attuata entro la fine del mese tramite un decreto del Mite. E prevede la modifica degli orari e delle temperature degli impianti. Nello specifico quest’ultima verrà abbassata di un grado: da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per le attività industriali e da 19 con più o meno due gradi per tutti gli altri edifici. In quest’ultimo caso, l’accensione dell’impianto viene ridotta di 15 giorni meno 2 gradi di tolleranza. Eccezion fatta per strutture come ospedali e case di riposo.