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In evidenza Mar 13 dicembre 2022

Panzeri, la Kaili e 1,5 milioni in contanti: cos'è il Qatargate, lo scandalo che scuote Bruxelles

Protagonisti e comprimari, accuse e sospetti: tutto quello che c'è da sapere sull'inchiesta per corruzione che scuote la Ue Panzeri, la Kaili e 1,5 milioni in contanti: cos'è il Qatargate, lo scandalo che scuote Bruxelles EVA KAILI VICE PRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Un vero e proprio terremoto al vertice delle istituzioni europee. Da sabato 10 dicembre, quando le autorità belghe hanno reso nota l’indagine, la Ue è scossa da una tempesta politica e mediatica. Accuse pesantissime e senza precedenti, come la corruzione da parte di paesi stranieri, tali da far tremare dalle fondamenta i palazzi di Bruxelles. Ecco chi è coinvolto, quali sono le accuse e quali saranno i possibili sviluppi dell’indagine.

Cosa è il “Qatargate”

Una vasta inchiesta delle autorità belghe ha svelato le manovre del Qatar per influenzare la politica dell’Europa. Secondo quanto ipotizzato dalle autorità di Bruxelles, un gruppo di individui avrebbe “infiltrato” le istituzioni europee e in particolare il Parlamento per ottenere decisioni e prese di posizione favorevoli all’emirato del Golfo. Il particolare sul tema dei diritti umani durante lo svolgimento dei mondiali di calcio, ma anche per la revisione della politica dei visti la cui abolizione avrebbe dovuto passare dal voto del Parlamento questo settimana. 

Chi è coinvolto

L’ex europarlamentare italiano Pier Antonio Panzeri, la greca Eva Kaili, (entrambi del gruppo S&D, l’ex partito socialista europeo del quale fa parte anche il Pd) il padre e il compagno della Kaili, l’italiano Francesco Giorgi (ex assistente parlamentare di Panzeri) sono stati fermati dalle autorità belghe. La magistratura di Bruxelles ha chiesto l’arresto anche per Maria Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell’ex europarlamentare. I reati contestati sono corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere. Sono state svolte una serie di perquisizioni anche negli uffici del Parlamento, in particolare al parlamentare socialista belga Marc Tarabella (non indagato). A Panzeri, Kaili e Giorgi sono stati sequestrati in totale circa 1,5 milioni di euro in contanti, che secondo gli inquirenti belgi sarebbero il frutto della corruzione. Oltre a loro sono indagati anche il sindacalista italiano Luca Visentini e il segretario della ong No peace without justice, Niccolò Figà-Talamanca.

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Quali sono le accuse

Gli arrestati avrebbero accettato regali e contanti in cambio della loro azione a favore degli interessi del Qatar nelle istituzioni europee. Panzeri, uscito dall’europarlamento nel 2019, ha fondato una ong, Fight Impunity, nel board della quale figurano anche, tra gli altri, Emma Bonino e la ex responsabile della politica estera comune, Federica Mogherini. Attraverso le attività della ong (convegni, incontri e rapporti), Panzeri avrebbe continuato a promuovere interessi di terzi sfruttando i legami costruiti nelle tre legislature passate a Bruxelles. Oltre al Qatar, sarebbero coinvolti anche altri paesi: nei documenti inviati in Italia per richiedere l’arresto di Silvia Panzeri e Maria Colleoni, si cita anche il Marocco.

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Quali saranno i prossimi sviluppi

I tempi dell’indagine saranno lunghi. Le autorità belghe stanno analizzando il materiale sequestrato nei giorni scorsi. Oltre al denaro e ai regali, gli inquirenti hanno sequestrato anche una grande quantità di documenti e dati dai computer e telefoni delle persone coinvolte. Il loro esame richiederà settimane. L’inchiesta è partita nel giugno scorso e sta procedendo nella massima riservatezza. Ma nessuno si senti di escludere che nelle prossime settimane possa emergere il coinvolgimento di altre persone, anche all’interno delle stesse istituzioni europee.

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