Piazza Affari non reagisce al calo dell'inflazione negli Usa
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In evidenzaMercati Mer 10 maggio 2023

L'inflazione Usa è ai minimi da due anni ma Piazza Affari è indifferente

Le Borsa europee non seguono Wall Street. A Piazza Affari pesa il rallentamernto dei bancari. Corre Timi in attesa dei conti L'inflazione Usa è ai minimi da due anni ma Piazza Affari è indifferente
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

SI ACCENDONO LE SPERANZE SUI TASSI

L’inflazione usa scende di poco a 4,9%, minimo degli ultimi due anni, da 5%. Componenti dell’indice che hanno contribuito alla discesa del carovita: biglietti aerei -2,5%, automobili nuove, -0,2%, comunicazioni -0,1%. Queste indicazioni dovrebbero portare la Federal Reserve a confermare in giugno i tassi sui livelli raggiunti in marzo. Aumentano le aspettative di un taglio dei tassi già in luglio e scendono i rendimenti delle obbligazioni. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si porta a 3,45%, -6 punti base. Il biennale è a 3,95%.

PIAZZA AFFARI PERDE TERRENO

L’indice Ftse Mib segba -0,71% a 27.195 punti. Piazza Affari prosegue con un andamento ribassista nonostante il dato che certifica il rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti Sul listino segnano flessione i titoli bancari, con Bper che perde l’1,49% all’indomani dei conti. Giu’ Bpm (-3,80%) che ieri aveva strappato sul prezzo, Mps -2,41%, Intesa -1,61%, Unicredit -1,68%. Giu’ il risparmio gestito con Mediolanum -2,22% dopo la trimestrale positiva. Nell’energia, invece, Enel arretra dello 0,38%. Torna a salire Tim che evidenzia un +3,07% in attesa dei conti.

INFLAZIONE GERMANIA

L’inflazione in Germania è scesa nuovamente ad aprile al 7,2% su base annua rispetto al 7,4% del mese precedente, aiutata dalla calma dei prezzi dell’energia. Secondo i dati dell’istituto Destatis, l’indicatore continua a scendere rispetto al picco raggiunto lo scorso autunno all’8,8%. Servendo da riferimento per la Banca centrale europea, l’indice dei prezzi armonizzato è dello 7,6% ad aprile su un anno, contro il 7,8% di marzo

TETTO SUL DEBITO

Fumata nera al summit alla Casa Bianca tra Joe Biden e i leader del Congresso. Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, lo speaker della Camera Kevin McCarthy ha riferito di non aver visto “alcun nuovo movimento” e di aver continuato a chiedere al presidente di tagliare le spese per un accordo sull’aumento del limite del debito. Biden, che vorrebbe evitare di avvicinarsi troppo ai primi di giugno, quando secondo il Tesoro il governo resterà senza fondi, nel suo commento post summit, ha aperto alla possibilità di un cambiamento della sua agenda diplomatica. Il tour in Asia che comprende il G7 in Giappone, il vertice dei leader Quad in Australia, con una tappa in Papua Nuova Guinea, la prima di un presidente degli Stati Uniti nel paese, potrebbe essere alleggerita. Il confronto deve continuare ma non sotto la minaccia del default, ha proseguito Biden, senza escludere un aumento del tetto a breve termine ed evocando come oggetto di possibili negoziati i permessi per i progetti Energetici.

CINA

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen perde l’1%.
I dati sulla bilancia commerciale diffusi ieri notte, in particolare la caduta delle 
importazioni in aprile, ha alimentato qualche dubbio sulla forza della domanda interna cinese, soprattutto perché il -8% di aprile è dovuto alla riduzione della domanda di materie prime, come acciaio e rame.

Robert Secker, Portfolio Specialist, T. Rowe Price, rispondeva ieri a questi dubbi in una nota sulle prospettive del mercato azionario della Cina. Per prima cosa, Secker avverte di tralasciare le mega-cap più grandi, verso le quali è diretta la maggior parte dei flussi di investitori.

Le occasioni si trovano nell’ampio universo delle oltre 6.500 società quotate a Shanghai, Shenzen ed Hong Kong quasi tutte “poco studiate e poco possedute. Il gestore segnala le opportunità presenti nel settore automobilistico, “uno di quelli in cui il cambiamento sta avvenendo rapidamente”. I consumatori cinesi che si stanno spostando dai veicoli con motore a combustione interna (ICE) ai veicoli elettrici (EV) stanno infatti mostrano una chiara preferenza per i veicoli elettrici di produzione nazionale, considerati all’avanguardia, o alla pari di quelli dei marchi europei, giapponesi, coreani o statunitensi. Entrando ancora di più nello specifico, Secker indica che sono interessanti le società presenti nella catena di fornitura dell’auto elettrica, ambito “in cui la Cina beneficia probabilmente del fatto di essere la più completa e competitiva al mondo”. Queste aziende si trovano sul lato giusto del “ciclo del prodotto” possono registrare una crescita molto rapida in un breve periodo di tempo”.

TASSI, VALUTE E MATERIE PRIME

 Si sono mossi pochissimo i bond nelle ultime ore, anche se sono giorni di grande attività per quanto riguarda le emissioni di debito delle aziende. Lunedì Apple ha emesso un prestito da 5,25 miliardi di dollari, Merck uno da sei miliardi.
Intanto gli hedge fund hanno aumentato le scommesse ribassiste sui Treasury a livelli storici nella settimana fino al 2 maggio. Si tratta, osservava Bloomberg ieri mattina, della settima settimana consecutiva di aumento delle scommesse ribassiste, la più lunga dal 2017. Le posizioni ribassiste degli hedge fund sui titoli di Stato statunitensi sono in contrasto con quelle dei giganti di Wall Street, da Morgan Stanley a Jp Morgan Chase che ritengono che i titoli a reddito fisso siano l’investimento più sicuro.

 

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