Sale lo spread, Lagarde sotto accusa in Italia - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza
In evidenza Ven 16 dicembre 2022

Sale lo spread dopo le decisioni della Bce, dal governo italiano aumentano le critiche alla Lagarde

Ministri e parlamentari della maggioranza contestano le decisioni prese ieri dalla Lagarde sul fronte dei tassi di interesse. Sale lo spread dopo le decisioni della Bce, dal governo italiano aumentano le critiche alla Lagarde
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Le critiche alla politica monetaria della Lagarde

Mentre i mercati azionari e quelli dei titoli di Stato risentono delle decisioni prese ieri dalla Banca centrale europea (il rialzo dei tassi di 50 punti base) ma soprattutto della retorica che le ha accompagnate (il Consiglio direttivo “ritiene che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante”), la presidente dell’istituto di Francoforte Christine Lagarde finisce nel mirino di autorevoli esponenti del governo italiano e della maggioranza che lo sostiene.

“Secondo me, ferma restando l’indipendenza della Bce, non è positivo per l’Ue e per l’economia reale italiana alzare i tassi di interesse. E’ giusto che lo faccia la Fed, ma in Europa non ha senso, visto che l’inflazione è legata all’aumento del costo dell’energia”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Certo un rialzo di 50 punti base è pur sempre meglio di uno di 75, concede il ministro. “Anche a Francoforte si rendono conto che una linea troppo dura rischia di bloccare la microeconomia senza avvantaggiare la macro, quindi voglio sperare, pur essendo scettico sull’utilità di questa scelta. Ma è legittimo dire: non ha senso questa scelta”.

“Un tema politico”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto pone “un tema politico”. Da un lato la Bce ha “voluto comunicare altri aumenti dello 0,5% futuri, che hanno avuto un impatto molto duro sul mercato e, insieme alla stretta creditizia che l’Europa sta imponendo alle banche, rischiano di avere un’inflazione che non diminuisce”. Dall’altro l’Europa è alle prese con “un’economia che va in recessione”. “Le due cose contemporaneamente non sono sopportabili, questo è un tema politico”, ha sottolineato il ministro.

“Non è una polemica con la Lagarde, è una constatazione: stiamo intervenendo per un problema di inflazione che deriva dall’aumento del costo dell’energia e che ha un’origine diversa da quella americana. Quindi è comprensibile un intervento dello 0,5%. Più incomprensibile è che, durante l’annuncio dell’aumento dello 0,5, si parli di altri aumenti dello 0,5, che di fatto hanno scatenato sul mercato reazioni che hanno coinvolto le Borse di Milano, Francoforte. Quindi più attenzione forse sarebbe stata opportuna”, ha concluso Crosetto.

Ieri il ministro aveva pubblicato su Twitter un grafico con l’andamento dello spread Btp-Bund: “Non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all’Italia”. 

L’ipotesi di un ricatto all’Italia

“Il governo Meloni ha varato una manovra che guarda alle categorie più deboli e alle famiglie. Proprio per questo la mossa della Bce di alzare i tassi con il rischio di una spirale inflazionistica risulta ancora più incomprensibile”, ha detto invece il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan

Durissimo il vicepresidente dei deputati di Fdi Fabio Rampelli: “Tutti si aspettavano un aumento del costo del denaro, rimbalzo scontato delle decisioni della Federal Reserve di pochi giorni fa. Ma le dichiarazioni violente a margine della signora Lagarde ( ‘Le Garbe’ per utilizzare un eufemismo) sono incomprensibili, minacciose e dagli effetti devastanti, come si può apprezzare dal crollo delle borse e dall’impennata dello Spread. L’annuncio del blocco degli acquisti dei titoli di stato da marzo è stata la notizia incongruente e sospetta. Non si può con la mano destra sostenere l’economia reale e varare il PNRR e con la mano sinistra irrigidire le posizioni della Bce fino a vanificarlo. Che gioco è? O forse si sta cercando di dire all’Italia che deve approvare il Mes a ogni costo perché altrimenti queste saranno le conseguenze, alla maniera con cui è stata già punita la Grecia anni fa?“.

I Btp volano

Ma dalle parti di Francoforte non sembra ci siano orecchie per chi paventa il rischio di recessione in seguito a una politica monetaria restrittiva, e anche a una comunicazione poco attenta a non turbare i mercati. La Bce “probabilmente accelererà la velocità della stretta monetaria (Qt) da luglio”, ha detto ieri il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau. Nel frattempo lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è attestato ora a 218 punti base dopo aver toccato in giornata anche i 220. Mentre il rendimento del decennale italiano, al 4,33%, supera perfino quello greco (4,29%).

Condividi articolo