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In evidenza Ven 02 dicembre 2022

Tetto al prezzo del gas, ora in Europa si parla di quota 264

I 27 Stati Ue discutono ancora di price cap. L'ultima proposta fissa la soglia a 264 euro a megawattora. Per l'Italia non basta. Tetto al prezzo del gas, ora in Europa si parla di quota 264 UE, CONSIGLIO STRAORDINARIO DEI MINISTRI DELL'ENERGIA. UNIONE EUROPEA BRUXELLES
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

La discussione sul price cap

Gli Stati europei stanno ancora discutendo sull’ipotesi di introdurre un tetto al prezzo del gas. Secondo le ultime indiscrezioni, la Repubblica ceca, che ha la presidenza di turno del Consiglio Ue, proporrà una soglia di 264 euro a megawattora. Di questo parleranno oggi i rappresentanti del 27 Stati membri, in vista della riunione dei ministri dell’energia prevista per il 13 dicembre.

Sarebbe un tentativo di venire incontro alle critiche di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, alla proposta originaria della Commissione Ue, che fissava la soglia a 275 euro. Una cifra ritenuta molto alta. Non che abbassarla a 264 euro cambi granché. Per dare un’idea: oggi il prezzo alla borsa di Amsterdam sta ondeggiando tra i 130 e i 140 euro, ma a inizio dicembre di un anno fa era a 45 euro, e due anni fa a 15. 

In realtà la proposta ceca prevede anche che il tetto scatti quando la soglia-limite viene superata non più per 14 giorni di fila (come da proposta della Commissione) ma per 5 giorni. Inoltre (seconda condizione per far scattare il tetto) il divario con gli indici di riferimento del gas naturale liquefatto dovrà essere di almeno 58 euro per cinque giorni consecutivi, e non più per dieci.

Un gruppo di Paesi però porterà sul tavolo una proposta alternativa. Si tratta di Italia, Grecia, Polonia, Slovacchia e Belgio, che hanno lavorato a due opzioni. La prima: un price cap fisso a 160 euro. La seconda: un price cap dinamico, con un tetto stabilito periodicamente (ogni mese o ogni trimestre) collegato alla media aritmetica dei vari indici globali.

Bisognerà però superare le obiezioni della Germania, e non sarà semplice. Berlino teme che l’introduzione di un tetto, specialmente se troppo basso, possa spingere i Paesi produttori a vendere il gas ad altri acquirenti, magari asiatici. Il rischio insomma è che il price cap possa lasciarci senza gas.

 

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