Borsa di Milano, per gli analisti ora ci sono molti titoli interessanti
Intermonte dall'inizio del 2023 ha attuato una revisione al rialzo dell'8% delle stime sugli EPS del 2023, mentre la revisione è contenuta.
Osservando l’andamento degli indici ufficiali italiani, si può notare che la liquidità delle large cap nell’ultimo mese è superiore del 13% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre è in calo del 6,5% dall’inizio dell’anno rispetto allo stesso periodo nel 2022. Il quadro è molto più preoccupante per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità YTD per le mid cap è scesa del 24,4% YoY, mentre per le small cap è scesa del 30,9% YoY. Lo si legge nel report mensile sull’andamento del segmento italiano delle mid-small cap, a cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.
In merito alle stime, Intermonte dall’inizio del 2023 ha attuato una revisione al rialzo dell’8% delle stime sugli EPS del 2023, mentre la revisione è stata più contenuta (+5,3%) sugli EPS per il 2024; concentrandoci sulla copertura mid/small cap, tuttavia, dal 1° gennaio 2023 ha aumentato gli EPS 2023 di appena lo 0,5%. In particolare, nell’ultimo mese ha lasciato invariate le stime sia sui titoli del FTSE MIB sia sulle mid/small cap che copre. Nel contesto attuale, gli analisti non si aspettano che i risultati del 2° trimestre del 2023 provochino un taglio significativo delle stime, ma si interrogano se questo sarà sufficiente a invertire la sottoperformance dei titoli mid-small (soprattutto quelli dell’indice STAR), che ha continuato ad allargarsi.
“Finora la liquidità investita nelle mid/small cap ha continuato a diminuire, e quindi l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla ricerca di catalyst negativi per capire cosa vendere piuttosto che di quelli positivi per capire cosa comprare – si legge nel documento -. Sebbene sia difficile fare delle previsioni sulle tempistiche, siamo convinti che questa tendenza si invertirà alla luce delle valutazioni di molti titoli di qualità (in particolare quelli del settore digitale) che sono diventate molto interessanti. Nell’ultimo anno, l’indice STAR ha sottoperformato il FTSE MIB del 34%; non riteniamo che ci siano ragioni sostanziali per cui questo divario si possa ampliarsi ulteriormente”.