Dopo il grande crollo le azioni Credit Suisse sono un'opportunità?
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti
Investimenti Lun 20 marzo 2023

Dopo il grande crollo le azioni Credit Suisse sono un'opportunità?

Gli investitori che avevano puntato sulle azioni Credit Suisse sono sul piede di guerra. Non è chiaro l’ammontare del buco. Dopo il grande crollo le azioni Credit Suisse sono un'opportunità?
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 Gli analisti sulle azioni Credit Suisse

Le azioni del Credit Suisse, già ai minimi storici, hanno perso in Borsa il 55,7% chiudendo a 0,82 franchi. Appena una settimana fa il titolo girava intorni a 2,66  franchi. I sauditi, che a fine novembre avevano iniettato 1,4 miliardi di franchi nella banca svizzera  ne hanno persi 1,1 miliardi. Ma in Medioriente sono in molti a leccarsi le ferite: la Qatar Investment Authority era il secondo socio con il 6,9%, il gruppo saudita Olayan Group aveva il 3,3%. Tutti gli investimenti sono stati drasticamente tosati.

Poteva andare ancora peggio se fossero state azzerate anche le azioni, oltre alle obbligazioni. E non finisce qua. I fondi pensione svizzeri criticano l’esautoramento delle assemblee dei soci  che non potranno votare sulla fusione. Inoltre lamentano la polarizzazione del mercato bancario svizzero chiedendo la cessione ad altri istituti delle attività locali del Credit Suisse. “Tutte le opzioni saranno esaminate nei prossimi giorni, incluse quelle legali, per determinare le responsabilità di questa debacle”, annuncia in una nota la Fondazione Ethos che li rappresenta.

Cosa dicono gli analisti

Una situazione molto intricata da cui tenersi lontani, anche se in serata gli analisti di S&P hanno dichiarato l’intenzione di alzare il rating su Credit Suisse. Unica eccezione, (assolutamente scontata) la bocciatura dei Bond AT1 declassati a “titoli spazzatura”. Decisione quanto meno tardiva  considerato che nella notte questa categoria di bond è stata azzerata. A questo proposito c’è da interrogarsi sulla funzione delle agenzie che intervengono quando il danno è fatto.

A questo punto c’è una domanda da farsi: vista la valutazione così bassa di Credit Suisse conviene acquistare scommettendo sulla futura ripresa con le azioni che diventeranno Ubs?  Proprio ieri le azioni Ubs sono salite a 17,32 franchi in crescita dell’1,2%. A un certo punto, però, guadagnavano anche il 5%.  Conviene comprare? La risposta è negativa e la ragione, per una volta costruttiva, viene da S&P.

Tenersi lontani da questa partita sarà opportuno per molto tempo. Nessuno sa esattamente che cosa i manager di Ubs troveranno nei bilanci di Credit Suisse. Non hanno avuto il tempo di fare un’indagine né hanno ottenuto dal governo una garanzia completa per eventuali problemi legali.  Sono andati avanti perché questo è stato l’ordine ma non c’è alcuna garanzia nell’esecuzione dell’offerta ricordano gli esperti di S&P.

Gli investitori che avevano puntato su Credit Suisse sono sul piede di guerra. Non è chiaro l’ammontare del buco che ha spinto i sauditi ad annunciare in via preventiva che non avrebbero fatto altri investimenti in Credit Suisse. Il default è nato a seguito di questa dichiarazione. C’è da chiedersi: perché questo annuncio? La risposta sta nelle quotazioni che già nella settimana precedente alla dichiarazione di resa  avevano quasi dimezzato il valore. Evidentemente i sauditi hanno visto la tempesta arrivare e non potendola fermare si sono chiamati fuori Hanno bruciato più di un miliardo di franchi. Ma poteva andare ancora peggio.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo