Criptovalute, emergenza truffe: in un anno perso 1 mld di dollari
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Investimenti Lun 06 giugno 2022

Criptovalute, emergenza truffe: in un anno perso 1 mld di dollari

Negli Stati Uniti, dall’inizio del 2021, almeno 46 mila persone sono state vittime di una truffa pagando in criptovalute. Criptovalute, emergenza truffe: in un anno perso 1 mld di dollari Crypto currency coins - Bitcoin, Litecoin, Dash, Ethereum, Monero, IOATA, Ripple, NEO on binary 1 and 0 background
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

Report della Federal Trade Commission sulle criptovalute 

Il mercato delle criptovalute attira sempre più interesse. Non solo da parte di investitori e risparmiatori, ma anche di chi vuole truffarli. Negli Stati Uniti, dall’inizio del 2021, almeno 46 mila persone sono state vittime di una truffa pagando in criptovalute, per una perdita di oltre un miliardo di dollari, di cui 329 milioni solo nel primo trimestre di quest’anno. Si tratta di numeri in netto aumento: nel 2020 i soldi sottratti e pagati in cripto erano stati 130 milioni di dollari, mentre nel 2018 erano solo 12 milioni di dollari. A dirlo è un report pubblicato dalla Federal Trade Commission (agenzia governativa che tutela i consumatori) che si basa sulle denunce presentate alla Fdc stessa nel corso degli anni.

Il pagamento delle criptovalute 

Negli ultimi 15 mesi, le criptovalute sono state il metodo di pagamento preferito dei truffatori. Il 24% dei dollari frodati, infatti, è stato trasferito tramite criptovalute. A incentivarne l’utilizzo è la natura stessa delle criptovalute, che non hanno alle spalle autorità o banche che possono segnalare pagamenti sospetti. Inoltre, molte delle persone truffate hanno poca familiarità con le valute virtuali e il loro funzionamento, rendendo più facile farle cadere nelle truffe. Sul podio delle criptovalute usate per pagare, secondo quanto dichiarato nelle denunce, ci sono Bitcoin (70%), Tether (10%) e Ether (9%).

Inutile dire che la maggior parte delle truffe legate alle criptovalute abbiano origine online. Molto spesso i social network sono il mezzo tramite cui i truffatori adescano le vittime dei loro raggiri. Secondo quanto dichiarato dai truffati, dal 2021 circa la metà (49%) delle frodi sono iniziate da un post, una pubblicità o un messaggio. Le trappole social per le cripto-truffe sono in evidente crescita: nel 2020 il 37% di questo tipo di raggiri era partito tramite un social, il 18% nel 2019 e solo l’11% in 2018. Da inizio dell’anno scorso, dei 1,1 miliardi di dollari rubati partendo da un social network, il 39% è stato trasferito tramite delle criptovalute.

Le cripto-truffe denunciate all’Ftc

Dall’inizio del 2021, 575 milioni di dollari delle cripto-truffe denunciate all’Ftc sono state false opportunità di investimento, molto più di qualsiasi altro tipo di frodi. Le storie sono simili, spiegano nel rapporto: «False promesse di soldi facili unite alla scarsa conoscenza e alla poca esperienza delle persone nelle criptovalute». I soldi, invece di venire investiti, finiscono nelle tasche dei truffatori, che consentono anche tramite piattaforme e app di monitorare l’andamento dei finti investimenti. Ma una volta che vogliono incassare, gli viene detto di inviare altre criptovalute in cambio di pagamenti che non arriveranno mai.

Al secondo posto, tra le cripto-truffe più frequenti, ci sono le cosiddette «romance scam», ossia le truffe “romantiche”. Da inizio 2021 sono stati rubati circa 185 milioni di dollari. Dopo aver convinto il malcapitato di aver iniziato una relazione, senza mai incontrarsi, offrono suggerimenti per iniziare a investire con le criptovalute. Ossia mandarle al proprio aguzzino. Tra le altre truffe più diffuse e redditizie per chi le mette in atto ci sono impostori di varia natura, da chi finge di far parte di grandi aziende a chi interpreta fantomatici esponenti del governo. In totale, queste tipologie di truffe hanno raccolto 133 milioni di dollari negli ultimi 15 mesi.

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