Fondo europeo per la difesa, oltre un miliardo per 60 progetti: le realtà italiane coinvolte
Da Leonardo a Fincantieri, da Avio a Telespazio e Iveco: le imprese italiane coinvolte che possono avere un impatto positivo (anche in Borsa)
Fondo europeo per la difesa, 1,2 miliardi per 60 progetti
Sessanta progetti sostenuti con 1,2 miliardi di fondi europei, di cui cinque a guida italiana, e che coinvolgono oltre 156 soggetti italiani. Soldi provenienti dal Fondo europeo per la difesa, un programma di investimento da 8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, concepito per finanziare la ricerca collaborativa nel settore militare e lo sviluppo di tecnologie e attrezzature avanzate, compresa l’intelligenza artificiale, la difesa delle telecomunicazioni e i sistemi per intercettare i missili ipersonici.
La cornice è quella del Piano di azione di difesa europeo, avviato nel 2018, quando la guerra tra Russia e Ucraina non era di attualità. Per il 2021 lo stanziamento è di 1,2 miliardi e riguarda 60 proposte selezionate, tra le 134 ricevute. L’Italia – tra aziende, università, startup e centri di ricerca – spicca: 156 soggetti impegnati, meno solo della Francia (178 realtà) ma più di Spagna (147), Germania (113) e Grecia (75).
Leonardo la più coinvolta
Le realtà italiane coinvolte sono diverse, sia quotate sia non. La più presente nei progetti è Leonardo, coinvolta direttamente in oltre 15 progetti. Il più rilevante è “Arturo”, destinato a sviluppare in tre anni nuove capacità nel settore dei radar e coordinato dall’azienda guidata da Alessandro Profumo. “Arturo” è interamente finanziato dall’Europa con 19 milioni di euro.
Su Arturo, insieme a Leonardo, concorrono 11 Paesi e 25 partner tra cui il Consorzio nazionale inter-universitario per le telecomunicazione, l’ateneo di Pavia, la filiale italiana della tedesca Rheinmetall.
Il cambio di passo dei Paesi europei sulla Difesa e la sicurezza è stato sottolineato dallo stesso Profumo: “C’è un cambio di mentalità molto evidente, almeno in Europa, sulla Difesa, il che è incredibilmente importante”. Il consenso raccolto da Bloomberg su Leonardo registra 16 Buy, 1 Neutral, 1 Sell, con un prezzo obiettivo medio di 12,0 euro. Websim-Intermonte ha un giudizio fondamentale Interessante (Outperform) e un target price di 11,0 euro. Leonardo ha chiuso la seduta di venerdì a 10,47 euro, in crescita dello 0,24%.
Fincantieri guida un progetto da 65 milioni
Il progetto che riceve più fondi europei è “Epc”, che si pone l’obiettivo di sviluppare in due anni una corvetta europea innovativa per il pattugliamento dei mari. A guidare un consorzio industriale di 14 realtà è Naviris, joint venture tra Fincantieri e la francese Naval Group. Un progetto che vale 65 milioni di euro e che viene sostenuto con 60 milioni di euro dall’Europa.
Fincantieri è coinvolta anche nel progetto “European Digital Naval Foundation”, che consentirà l’integrazione di un cloud operativo navale congiunto come componente nel più ampio cloud operativo multidominio militare, sostenendo la progettazione e la creazione di navi intelligenti di prossima generazione. Un progetto guidato da Navantia e finanziato per 29 milioni dall’Europa.
Gli altri progetti e le altre big italiane coinvolte
Un altro progetto a guida italiana è “Neumann”, che in quattro anni ha l’obiettivo di sviluppare nuovi sistemi di propulsione aerea per i caccia militari. L’investimento richiede 56 milioni di euro, 48 dei quali li mette l’Europa. A capo c’è Avio Aereo, che si occupa di componentistica per il settore aeronautico.
Gli ultimi due programmi a guida italiana sono “Mosaic“, per il monitoraggio e l’allerta di minacce chimiche e biologiche (4,4 milioni ricevuti) e “Naucrates” per la progettazione di un microsatellite invisibile ai sistemi di sorveglianza terrestre (5 milioni). I due progetti sono guidati rispettivamente da Fondazione Safe e On Air Consulting&Solutions.
Ma ci sono altri grandi realtà stanziate in Italia che sono coinvolte nei progetti che verranno finanziati dall’Unione europea. Dal ramo italiano di Thales – gruppo francese specializzato in aerospazio, difesa e sicurezza -, Thales Alenia Space – joint venture tra Thales e Leonardo – e Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales. Coinvolte anche Elettronica Spa – tra i leader europei nella produzione di apparati per la Difesa Elettronica – e Iveco. Senza dimenticare i rami italiani di Mbda e Rheinmetall.