Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Ferragamo
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti
Investimenti Lun 24 aprile 2023

Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Ferragamo

L’azione Salvatore Ferragamo (SFER), sbarcato a Piazza Affari nel giugno del 2011 a 9.70 euro, è quotato al segmento Euronext Milan. Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Ferragamo
Daniela Turri
di 
Daniela Turri

Analista tecnico mercati finanziari (futures, indici, azioni, valute, commodities, cryptovalute) e consulente finanziario. Basa le proprie analisi e proiezioni sulla lettura grafica, utilizzando varie tecniche nonché i principi generali dell'analisi tecnica grafica.Svolge anche attività di formazione attraverso webinar e seminari. Giornalista pubblicista collabora con La Verità.

Venerdí il titolo SALVATORE FERRAGAMO si distingueva per  la performance negativa (ed elevati volumi) che nel pomeriggio aveva toccato anche i -7.35%, chiudendo poi la sessione a -5.93%, a 16.35Euro (minimi: 16.06 euro). Il sell-off è stato innescato dal dato inerente le vendite del gruppo italiano del lusso, in calo del 4,0% a cambi correnti e del 6,5% a cambi costanti rispetto al primo trimestre 2022  (causato principalmente dal rallentamento del mercato statunitense, come ha dichiarato giovedì la società, ma anche il mercato nipponico è a -7%) con vendite al dettaglio in calo ma ricavi comunque a 278 milioni di euro (305 milioni di dollari), in linea con le aspettative degli analisti (280 milioni di euro).
 
In progressivo miglioramento invece le vendite in Cina ed nell’area del Centro e Sud America, in consolidamento l’area Emea (Europe, Middle East Africa). Il segmento “wholesale” ha invece riportato una flessione del 13,9% (-16,1% a cambi costanti). Ad inizio marzo erano stati comunicati al mercato i dati relativi al 2022, chiuso con ricavi per 1,25 miliardi di euro (+10,2% rispetto al 2021); a parità di tassi di cambio il fatturato sarebbe salito del 5,7% e margine operativo lordo sceso da 304,53 milioni a 298,9 milioni di euro (-1,8%), in seguito all’aumento dei costi operativi, ed utile di 78,65 milioni contabili. Proposto un dividendo 2023 (relativo all’esercizio 2022) di 0,28 euro per azione con stacco cedola il 22 maggio. Il 26 aprile 2023 si terrà l’assemblea ordinaria degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2022.

L’azione Ferragamo

Il titolo Salvatore Ferragamo (SFER), sbarcato a Piazza Affari nel giugno del 2011 a 9.70 euro, è quotato al segmento Euronext Milan. Il grafico illustra come il top sia stato toccato nel 2015 a 32.55 euro, seguito da una fase di ribasso molto elaborata ed irregolare, sino ai  9.50 euro del 2020, poi la risalita sino ai 23.25 euro del 2022. Attualmente è inserito in una fase laterale nel range 13.40/23.40 euro, destinata a proseguire con andamento irregolare, ribassi a 15.60 euro (e poi sui 14.80) e risalite a 20.30 euro; supporto settimanale di breve a 13.20 euro.
 
I due settori che rappresentano la principale fonte di entrate per Salvatore Ferragamo – marchio tra i piu’ rinomati –  sono le calzature (core business)  ed i prodotti in pelle, come cinture e borse (tra i vari prodotti del gruppo anche gli occhiali a marchio Salvatore Ferragamo e in licenza a marchio Ungaro) distribuiti principalmente con negozi monomarca a rete, gestiti sia direttamente che da terzi, nonché department store e negozi specializzati multimarca. Tra le altre attività anche la concessione in licenza del marchio Ferragamo e la consulenza tecnica con il Gruppo Zegna.

Intanto, a fine febbraio sono arrivati nei negozi del brand i primi modelli e prodotti disegnati dal nuovo
direttore creativo, il 28enne Maximilian Davis (un altro inglese per la casa italiana, dopo il britannico Paul Andrew). Il notissimo marchio italiano, celebre nel mondo per le calzature ideate dal fondatore Salvatore Ferragamo, che fu il pioniere della lavorazione e manifattura pregiata di pelle e cuoio, aveva  iniziato a rivedere la propria strategia di mercato dopo la flessione di consumi  e ricavi del 2020 (in quell’anno il fatturato globale fu di quasi 916 milioni di euro).

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo