Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Snapchat
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Investimenti Mar 02 maggio 2023

Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Snapchat

Il grafico ben illustra come i “tempi d’oro” dell’azione Snapchat risalgano al 2021, quando toccó massimi a 83.30dollari. Opportunità di trading in Borsa, l'analisi sull’azione Snapchat
Daniela Turri
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Daniela Turri

Analista tecnico mercati finanziari (futures, indici, azioni, valute, commodities, cryptovalute) e consulente finanziario. Basa le proprie analisi e proiezioni sulla lettura grafica, utilizzando varie tecniche nonché i principi generali dell'analisi tecnica grafica.Svolge anche attività di formazione attraverso webinar e seminari. Giornalista pubblicista collabora con La Verità.

Giovedì SNAPCHAT ha comunicato i numeri relativi al primo trimestre 2023 presentando un fatturato inferiore alle attese ($989 milioni anziché 1,1 miliardi di dollari previsti dagli analisti) ed il mercato ha reagito con un selloff da -21.40% in poche ore sul titolo SNAP (società madre di Snapchat), passato dai 10.70dollari della chiusura di giovedì agli 8.41dollari di venerdì. 
 
Il fatturato è inferiore del –7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Snap fa risalire la contrazione ad una domanda ridotta di annunci dopo gli aggiornamenti effettuati alla piattaforma su cui vende annunci, ma potrebbe anche essere dovuto alle modifiche alla privacy apportate da Apple, che rendono più difficile per gli inserzionisti raccogliere dati e indirizzare gli annunci. Molte altre aziende stanno sperimentando una riduzione delle entrate pubblicitarie digitali, anche YouTube è a 3% nel primo trimestre.
 
Ricordiamo che Snapchat è un’app multimediale per smartphone e tablet ideata e creata nel 2011 da Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown, tre studenti dell’Università di Stanford. La caratteristica principale di Snapchat è che consente agli utenti della propria rete di inviare messaggi di testo, foto e video visualizzabili solo per 24 ore. L’applicazione permette la condivisione della geolocalizzazione al proprio gruppo di amici: si tratta di una scelta volontaria richiesta dagli stessi sviluppatori di Snapchat.  Secondo vari studi di settore, la maggior parte degli utenti di Snapchat sono millennials e Gen-Zers e deve quindi  affrontare la concorrenza di TikTok.  È disponibile anche Snapchat+, un servizio di abbonamento a pagamento per Snapchat che consente agli utenti di accedere a funzioni esclusive pagando un canone.
Il grafico ben illustra come i “tempi d’oro” del titolo “social” risalgano al 2021, quando toccó massimi a 83.30dollari, cui è seguito un devastante ribasso protrattosi sino a fine 2022 toccando minimi a 7.33dollari. Si nota come il cedimento di area 23 avvenuta nel maggio2022 abbia apportato una netta accelerazione ribassista. Attualmente quindi la quotazione del titolo SNAP si attesta sui valori del 2019/2020, a poca distanza dai minimi assoluti toccati a 4.82dollari nel 2018. Per l’immediato vi è ancora pressione ribassistaverso i 7.30/6.70dollari e solamente chiusure settimanali superiori ai 12.30 (resistenza) indicheranno l’avvio di reazioni rialziste di una certa ampiezza.
 
Snapchat era stata hackerata da un gruppo australiano l’ultimo giorno del 2013, azione dimostrativa per evidenziare la  vulnerabilità del suo sistema di protezione dei dati degli utenti. Gli hacker in questione avevano poi reso pubblici sul sito “snapchat.db” gli username e i numeri di telefono di 4.600.000 utenti. Nel 2014, Snapchat fu accusata dalla Federal Trade Commission di non aver comunicato esattamente  ai propri utenti le tempistiche con cui i  dati venivano cancellati. Non fu multata, ma sigló  un accordo in cui acconsentiva ad essere monitorata in questo ambito per 20 anni (quindi, in forza di tale accordo, Snapchat ha tuttora l’obbligo di essere trasparente con i propri utenti). E nel 2018 il titolo SNAP aveva subito un  ribasso del 6% dopo che la nota influencer  Kylie Jenner aveva pubblicato un tweet in cui si lamentava della nuova grafica dell’app, dichiarando che non la avrebbe più usata, causando così a Snapchat una perdita stimata allora in circa 1,3 miliardi di dollari.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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