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ApprofondimentiInvestimenti Sab 25 febbraio 2023

L'oro risale con il dollaro debole: lo scenario in cui l'oncia può toccare livelli record

Nitesh Shah, direttore ricerca sulle materie prime di WisdomTree: "Nel quarto trimestre del 2023 può toccare livelli record". L'oro risale con il dollaro debole: lo scenario in cui l'oncia può toccare livelli record
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Quando investire nell’oro

L’oro è ancora un bene rifugio? Le sue quotazioni sono destinate a salire nel 2023? Nitesh Shah, direttore ricerca sulle materie prime di WisdomTree ne ha parlato con Verità&Affari.

Si parla molto spesso di oro come bene rifugio. Come sono stati gli ultimi mesi?

“Nel 2022 l’oro si è dovuto confrontare con venti drammaticamente contrari, scatenati dall’ascesa dei rendimenti obbligazionari e dall’apprezzamento del dollaro statunitense; perciò, nonostante l’inflazione stia viaggiando ai livelli più alti degli ultimi decenni, la performance dell’oro si è mantenuta sostanzialmente stabile. Nelle prime settimane del 2023 (e nello scorcio finale del 2022), questi venti hanno iniziato a soffiare in direzione opposta: per il dollaro si è aperta una fase di deprezzamento e sembra che i rendimenti delle obbligazioni abbiano toccato l’apice nell’ottobre 2022, lasciando al metallo giallo un po’ di respiro”.

Gli investitori come si stanno posizionando?

“Il sentiment degli investitori nei confronti dell’oro ha superato la crisi e sta migliorando sensibilmente, dopo essere caduto nel settembre 2022 ai livelli più bassi dall’aprile 2019. Per quanto sembri aver segnato un picco nel 2022, l’inflazione si mantiene elevata e presumibilmente potrebbe restare al di sopra degli obiettivi delle banche centrali per il resto di quest’anno (favorendo l’oro). Gli investitori che riconoscono il grado d’incertezza e la possibilità che vengano commessi passi falsi a livello politico (una stretta eccessiva causerebbe una recessione, mentre con una stretta insufficiente l’inflazione rimarrebbe al di sopra dell’obiettivo per un tempo ulteriormente prolungato) stanno cercando coperture finanziarie ricorrendo al loro asset di fiducia: l’oro”.

Guardando avanti, qual è la vostra previsione sull’andamento dell’oro?

“Il nostro scenario base tiene conto della media dei pareri del Bloomberg Survey of Professional Economists sull’inflazione, sul dollaro americana e sulle previsioni relative ai rendimenti dei titoli di Stato, ipotizzando che l’inflazione continui a calare (pur restando al di sopra degli obiettivi delle banche centrali), che il dollaro statunitense si deprezzi ulteriormente e che i rendimenti obbligazionari scendano ancora. In questo scenario, l’oro raggiungerebbe i 2.082 dollari/oncia entro il quarto trimestre del 2023, abbattendo tutti i record nominali precedenti (2.061 dollari/oncia il 7 agosto 2020). Tuttavia, in termini reali questo dato non costituirebbe un massimo storico (che è stato raggiunto nel gennaio 1980): sarebbe difatti inferiore del 19% rispetto a quel livello e, sempre in termini reali, è ancora inferiore dell’11% al picco del 2020”.

Volendo essere ottimisti, in quali condizioni l’oro salirebbe considerevolmente?

“Anche se la Fed riducesse i tassi più avanti nel corso di quest’anno, considerati i lunghi periodi di sfasamento tra le scelte strategiche e i risultati dell’inflazione, l’inflazione potrebbe abbassarsi al 2% entro la fine del 2023, una percentuale fondamentalmente in linea con l’obiettivo della Fed. Se torneranno i tempi dell’espansione monetaria, la generosità delle banche centrali non verrà più arginata e gli investitori avranno ottimi motivi per aumentare l’esposizione all’oro. In questo scenario l’oro sale a 2.135 dollari/oncia, complice anche la diminuzione dei rendimenti obbligazionari”.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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