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ApprofondimentiInvestimenti Dom 12 marzo 2023

Il gestore, Shoemake (Janus): "I dividendi sono tornati a ingolosire gli investitori. Ecco dove puntare"

Per il gestore di Janus le cedole nel 2022 hanno raggiunto picchi da record in tanti paesi del mondo. Anche in Italia... Il gestore, Shoemake (Janus): "I dividendi sono tornati a ingolosire gli investitori. Ecco dove puntare"
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

I dividendi sono tornati a ingolosire gli investitori

I dividendi stanno tornando a ingolosire gli investitori e ora ci sono opportunità che potrebbero essere davvero interessanti. Verità e Affari ne ha parlato con Jane Shoemake, Client Portfolio Manager di Global Equity Income di Janus Henderson.

Come sono andati i dividendi a livello globale nel 2022?
Stando all’ ultimo Janus Henderson Global Dividend Index nel 2022 si è registrata una forte crescita dei dividendi globali. Le distribuzioni sono aumentate dell’8,4%, raggiungendo la cifra record di 1.560 miliardi di dollari, in linea con le previsioni di Janus Henderson. Dopo l’adeguamento volto a tener conto dell’apprezzamento del dollaro rispetto alla maggior parte delle valute, della diminuzione dei dividendi straordinari e di altri fattori tecnici, la crescita sottostante è risultata persino più robusta, pari al 13,9%.

In quali settori troviamo le migliori cedole?
Circa la metà della crescita mondiale dei dividendi nel 2022 si deve ai produttori di petrolio e gas e alle società finanziarie. Per avere un quadro chiaro dell’evoluzione dei dividendi nel 2022 è bene tener conto dei trend settoriali. A seguito dell’impennata dei prezzi dell’energia i produttori di petrolio e gas hanno incrementato i pagamenti agli azionisti di due terzi tramite un mix di distribuzioni ordinarie e dividendi straordinari una tantum. L’aumento dei dividendi globali nel 2022 si deve per quasi un quarto a tali società. Ma si sono registrati incrementi delle distribuzioni pressoché generalizzati e la crescita è stata particolarmente marcata tra le aziende dei mercati emergenti.

Quanto ha inciso il settore finanziario?
Anche banche e società finanziarie, in particolare negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, hanno contribuito per un quarto alla crescita annua portando avanti la consistente ripresa dei dividendi post pandemia iniziata nel 2021. Contemporaneamente, i costi di spedizione alle stelle hanno sostenuto le società dei trasporti di tutto il mondo e a seguito dell’impennata della domanda e dei rincari di automobili e beni di lusso le aziende attive in questi ambiti si sono rivelate il più importante driver della crescita dei dividenti in Europa. Per contro, il calo dei prezzi delle materie prime ha comportato una flessione delle distribuzioni nel settore estrattivo che nel 2021 avevano toccato i massimi storici. A livello settoriale emergono alcuni evidenti vincitori, tuttavia la crescita è stata generalizzata – su scala globale l’88% delle società ha incrementato o confermato i dividendi.

Dal punto di vista geografico, a quali aree guardare?
La crescita dei dividendi è stata così solida che in dodici Paesi sono state effettuate distribuzioni record in dollari. Ci riferiamo, tra gli altri, a Stati Uniti, Canada, Brasile, Cina, India e Taiwan; in ogni caso, in molte altre nazioni come Francia, Germania, Giappone e Australia i dividendi hanno toccato livelli record in valuta locale.

E in Italia?
I dividendi sottostanti in Italia sono saliti del 3,3% segnando un nuovo record con 15,5 miliardi di euro, e hanno superato di poco il livello massimo del 2021. Nel settore finanziario, il totale del 2021 comprendeva il recupero dei pagamenti non effettuati in precedenza, ed è per questo che il risultato del 2022 sembra inferiore nel confronto. Da menzionare Atlantia che ha ripreso le distribuzioni di dividendi.

Quali le previsioni per il 2023?
Nel nuovo anno le prospettive per i dividendi appaiono più incerte. All’orizzonte incombono elementi problematici quali l’inflazione, l’entità dei futuri rialzi dei tassi e i rischi geopolitici. I flussi di cassa delle aziende saranno soggetti a pressioni per via della diminuzione della domanda e del maggior costo di servizio del debito che limiteranno il margine di crescita dei dividendi. Alla luce di queste incertezze, Janus Henderson stima una crescita più lenta nel 2023 a fronte di pagamenti per 1.600 miliardi di dollari, in rialzo del 2,3% su base complessiva e del 3,4% su base sottostante.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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