Tassi d'interesse, cosa dobbiamo aspettarci e cosa dicono i grafici
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti
Investimenti Mer 08 marzo 2023

Tassi d'interesse, cosa dobbiamo aspettarci e cosa dicono i grafici

La Fed è pronta a rivedere il ritmo degli aumenti dei tassi, indicando come gli ultimi dati economici siano stati più forti del previsto. Tassi d'interesse, cosa dobbiamo aspettarci e cosa dicono i grafici
Daniela Turri
di 
Daniela Turri

Analista tecnico mercati finanziari (futures, indici, azioni, valute, commodities, cryptovalute) e consulente finanziario. Basa le proprie analisi e proiezioni sulla lettura grafica, utilizzando varie tecniche nonché i principi generali dell'analisi tecnica grafica.Svolge anche attività di formazione attraverso webinar e seminari. Giornalista pubblicista collabora con La Verità.

Il ciclo dei tassi d’interesse

Ieri il presidente della Fed J. Powell nell’audizione al Congresso degli Stati Uniti ha sottolineato che la Fed è pronta ad aumentare il ritmo degli aumenti dei tassi, indicando come gli ultimi dati economici siano stati più forti del previsto e che riportare la stabilità dei prezzi richiederà più tempo del previsto. Ha indicato come l’aumento del tasso sui fondi federali (Fed Funds) saranno “appropriati” per raggiungere una posizione di politica monetaria sufficientemente restrittiva da riportare l’inflazione al 2%.

L’andamento dell’inflazione Usa

Attualmente in Usa l’inflazione è al 6,4%. Si ricorda che la Fed ha alzato l’intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali di 25 punti base al 4,5%-4,75% nella riunione di febbraio 2023, spingendo ancora i costi di indebitamento al massimo dal 2007. Questa la comunicazione ufficiale. Ma se osserviamo il grafico dei tassi di interesse dei Fed Funds Usa dal  2014 si nota come il  primo rialzo dei tassi coincida con l’avvio del confronto Russia/Ucraina. 

E l’inflazione è al rialzo in USA  da marzo 2020. I dati reali  pertanto segnalano un incongruenza: il riferimento all’inflazione in aumento  fatto da FED (e BCE) per giustificare il rialzo dei tassi. Le motivazioni sono da ricercarsi altrove.

Il ciclo trentennale dei tassi (1980/2010) si era concluso precisamente nel periodo 2010.  Poi i tassi di interesse sono stati volutamente mantenuti a livelli prossimi allo zero (e per l’euro addirittura  negativi, per un certo periodo di tempo), costringendo il naturale ciclo ad una compressione forzata fino al 2020/2022.

Il tasso sui fondi federali è il tasso di interesse al quale gli istituti di deposito (banche e cooperative di credito) prestano i saldi delle riserve ad altri istituti di deposito durante la notte, su base non garantita. Il Federal Open Market Committee (FOMC) si riunisce otto volte all’anno per determinare il tasso obiettivo sui fondi federali. L’attuale tasso sui fondi federali al 6 marzo 2023 è del 4,57%.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo