Con una volatilità così elevata servono strategie alternative per guadagnare
Alla luce del nuovo contesto di mercato e dall’elevata volatilità, servono strategie alternative per ottenere rendimenti interessanti.La volatilità dei mercati
Alla luce del nuovo contesto di mercato (aumento dei tassi, inflazione in crescita, stop al Quantitative easing) e dall’elevata volatilità, servono strategie alternative per ottenere rendimenti interessanti. I gestori, ultimamente, hanno in generale ridotto la loro esposizione netta sull’azionario in seguito al deterioramento delle prospettive economiche. Tuttavia, non hanno ancora montato grandi operazioni al ribasso perché molte notizie negative sono già prezzate. Questi gestori continuano a ritenere che il miglior investimento sono le società solide, con potere di determinazione dei prezzi e prospettive di crescita organica a lungo termine. I portafogli al ribasso sono tipicamente costituiti da aziende che presentano caratteristiche opposte.
Investimenti nel lungo periodo
Nel lungo periodo, i fondamentali guidano i prezzi e di conseguenza le strategie azionarie ben posizionate dovrebbero essere in grado di generare rendimenti interessanti. Nel breve termine, però, potrebbero risentire delle condizioni macroeconomiche e delle rotazioni di mercato. Tuttavia, dato il loro posizionamento più difensivo, i gestori dovrebbero resistere meglio alla volatilità dei mercati rispetto a quanto avvenuto nel primo semestre del 2022.
Le strategie al ribasso sono sostenute da una serie di venti favorevoli tra cui tassi più elevati, politiche delle banche centrali molto aggressive, prezzi delle materie prime imposti dai vincoli dell’offerta, livelli più elevati di volatilità e l’instabilità dei mercati azionari. Nel breve termine, queste strategie potrebbero subire un rallentamento rispetto ai forti guadagni ottenuti di recente. A determinarli la situazione di ipervenduto esistente in molti mercati che ha provocato, nelle scorse settimane, un rimbalzo tecnico, ampliato dalla scarsa liquidità estiva. Il vento di ribasso degli ultimi giorni rappresenta un buon punto di ingresso.
Strategie sistematiche
Nell’ambito delle strategie sistematiche, i modelli a più lungo termine sono potenzialmente in grado di ottenere buone performance nei mercati direzionali (sia al rialzo che al ribasso). Ma soffrono nelle fasi di inversione di tendenza, dove le strategie a breve termine catturano meglio ogni cambiamento del mercato. Le strategie azionarie sistematiche hanno recentemente tratto beneficio da una migliore liquidità, evitando perdite in caso di ampie rotazioni dei fattori e di ribassi dei mercati azionari.
In futuro, queste strategie potranno continuare a beneficiare di queste condizioni. Nel complesso, la maggiore volatilità dei prezzi, la dispersione e i volumi, combinati con correlazioni più basse, rappresentano un vento di coda e le oscillazioni dei prezzi in entrambe le direzioni possono essere redditizie. Abbiamo superato la fase iniziale del ciclo, che consisteva nell’acquisto di titoli molto economici e sopravvalutati all’inizio del crash del 2020. Oggi, con il rischio di recessione che viene sempre più prezzato e con la chiusura dei mercati dei capitali, potremmo assistere a un aumento dello stress, in particolare per le piccole e medie imprese con un indebitamento eccessivo. Non è detto che i default aumentino in modo sostanziale, ma l’ampliamento degli spread e la volatilità offrono alcune opportunità.
Breve termine
Da un lato, l’aumento della volatilità dei mercati azionari è accolto favorevolmente, in quanto crea maggiori opportunità anche per operazioni a breve termine. Dall’altro, l’aumento dei tassi d’interesse, l’innalzamento delle curve dei rendimenti e lo smantellamento dei sostegni di Fed e Bce potrebbero causare un ampliamento degli spread per cui sono consigliati approcci meno direzionali. Pertanto, l’arbitraggio tramite le obbligazioni convertibili, le strategie di trading corporate credit e gli approcci multi-strategy dovrebbero essere aree più affidabili per incrementare l’esposizione al rischio. Anche i gestori del reddito fisso con la fine dei tassi bassi e del QE, potrebbero vedere migliorare le proprie opportunità.
Fredrik Langenskiold
Senior Investment Specialist di Union Bancaire Privée (UBP)