Rallenta il mercato del lavoro in Italia, i settori che cercano ancora
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Lavoro Mar 13 settembre 2022

Rallenta il mercato del lavoro in Italia, le imprese stanno alla finestra: i settori che cercano ancora

Secondo i risultati dell’indagine sulle prospettive occupazionali per l’ultimo trimestre dell’anno svolta da ManpowerGroup. Rallenta il mercato del lavoro in Italia, le imprese stanno alla finestra: i settori che cercano ancora
Redazione Verità&Affari
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Datori di lavoro italiani più cauti sulle assunzioni

Secondo i risultati dell’indagine sulle prospettive occupazionali per l’ultimo trimestre dell’anno svolta da ManpowerGroup, i datori di lavoro italiani prevedono assunzioni in crescita da ottobre a dicembre 2022, registrando una previsione netta di occupazione (NEO – Net Employment Outlook) del +13%, al netto degli aggiustamenti stagionali. C’è da rilevare però un calo del clima di fiducia tra i datori di lavoro del -7% rispetto al trimestre precedente (luglio-settembre 2022) e del -14% rispetto al medesimo periodo del 2021. Le prospettive di albergatori e ristoratori sono le migliori (+28%), grazie all’inizio della stagione invernale, seguite da costruzioni (+17%), produzione primaria (+15%), IT e telecomunicazioni (+14%).

“Nonostante il complesso quadro politico-economico attuale, nel quarto trimestre le intenzioni di assunzione delle aziende italiane rimangono positive, sebbene si assista a un calo del clima di fiducia sia rispetto al terzo trimestre sia nel confronto con lo scorso anno”, commenta Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia. “I ruoli digitali continuano a guidare la maggior parte della domanda anche in Italia, con le aziende impegnate nella ricerca di talenti con competenze tecnologiche, oltre a profili tecnici sempre molto richiesti sia nell’ambito delle costruzioni -con la spinta del PNRR- sia nell’ambito dell’Industria 4.0”.

Confronti regionali

Nel prossimo trimestre sono previsti aumenti di forza lavoro in tutte e quattro le macroregioni. Le aziende del Nord Est (+22%) prevedono il ritmo di assunzioni più sostenuto. Le prospettive di assunzione sono buone anche nel Sud Italia e nelle isole con prospettive del +15%. I datori di lavoro del Centro Italia e del Nord Ovest mostrano invece maggiore cautela (rispettivamente +11% e +9% nelle intenzioni di assunzione). In tutte le regioni italiane si rilevano previsioni d’assunzione in calo rispetto all’anno scorso, benché sempre positive. Il calo è stato più marcato al Nord, sia Nord Est sia Nord Ovest (-17%) rispetto al Centro, Sud e Isole (-11%).

Confronti settoriali

Il mercato del lavoro più favorevole è previsto nel settore della ristorazione e dell’ospitalità (+28%). Prevedono un mercato del lavoro vivace e in crescita anche i settori delle costruzioni (+17%), della produzione primaria (+15%), dell’IT e telecomunicazioni (+14%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (+11%). Prospettive di assunzione sono più contenute ma pur sempre positive nel settore pubblico (+9%), nella manifattura (+6%) e banche, assicurazioni e immobiliare (+1%). Unico settore in crescita nel confronto col quarto trimestre 2021 è la ristorazione e ospitalità (+8%), mentre il calo più rilevante si trova nei comparti banche, assicurazioni e immobiliare (-45%) e manifattura (-27%).

Confronto tra le dimensioni delle organizzazioni

Le aziende sono classificate in quattro dimensioni organizzative: le microimprese con meno di 10 dipendenti, le piccole imprese con 10-49 dipendenti, le medie imprese con 50-249 dipendenti e le grandi imprese con 250 o più dipendenti. Le prospettive di occupazione migliori sono previste dalle grandi aziende (+19%), e da quelli di medie dimensioni con +14%. Positive anche se in misura minore le piccole (+5%) e micro (+8%) imprese. Tutte le organizzazioni prevedono un clima occupazionale in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: in rapporto al quarto trimestre del 2021, infatti, la flessione è del -23% per le piccole imprese, -15% per le grandi, -13% per le micro e -11% per le medie.

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