Crescono le dimissioni in Italia: 1,66 milioni in nove mesi - V&A
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LavoroPrimo piano Lun 23 gennaio 2023

Nel 2022 in Italia boom di dimissioni: 1,66 milioni di lavoratori si sono licenziati in nove mesi

Volano le dimissioni dei lavoratori anche in Italia, come nel resto del mondo: sono cresciute del 22% rispetto a un anno fa. Nel 2022 in Italia boom di dimissioni: 1,66 milioni di lavoratori si sono licenziati in nove mesi
Redazione Verità&Affari
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Crescono le dimissioni in Italia

Il fenomeno lo si sta registrando a livello globale e anche l’Italia non fa eccezioni: nei primi nove mesi del 2022 sono arrivate 1,66 milioni di lettere di dimissioni sulle scrivanie delle imprese italiane. Si tratta di un dato, elaborato dal ministero del Lavoro, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2021. Allora le dimissioni erano state 1,36 milioni.

L’aumento del numero di persone che scelgono volontariamente di lasciare il proprio posto di lavoro è in netto aumento e le motivazioni principali sembrano essere due: cercare un posto di lavoro più soddisfacente oppure riuscire a conciliare meglio i tempi lavoro-famiglia. Le dimissioni sono la seconda causa di estinzione di un contratto di lavoro, subito dietro il non rinnovo di un contratto a termine.

Ma lievitano anche i licenziamenti

Ma non sono solo le dimissioni a essere in crescita. Stanno lievitando anche il numero di licenziamenti rispetto al 2021. Da gennaio a settembre dell’anno passato, infatti, circa 557 mila rapporti di lavoro sono stati interrotti su decisione del datore di lavoro. Una cifra in netto aumento (+47%) rispetto ai primi nove mesi del 2021, quando i licenziamenti erano stati 379 mila.

Isolando i dati del solo terzo trimestre, però, notiamo che di recente la crescita più ampia si assiste sul fronte licenziamenti. Le dimissioni volontarie tra luglio e settembre, infatti, sono state 562 mila, il 6,6% in più rispetto allo stesso trimestre del 2021. Mentre i licenziamenti arrivati da parte del datore di lavoro sono stati 181 mila, ben il 10,6% in più rispetto al periodo luglio-settembre del 2021.

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