Nasce l'hub del sapere, il network per riscrivere l'impresa
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Lavoro Mar 09 agosto 2022

Nasce l'hub del sapere, il network per riscrivere il modo di fare impresa

Un hub del sapere su temi delicati come trasformazione digitale e nuovi modelli di business e sviluppo sostenibile. Nasce l'hub del sapere, il network per riscrivere il modo di fare impresa
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

L’hub del sapere

Dalla trasformazione digitale allo sviluppo di business sostenibile, la fucina dei migliori si confronta ogni giorno con esperti internazionali per anticipare di almeno dieci anni il progresso. Un hub del sapere su temi delicati come trasformazione digitale e nuovi modelli di business e sviluppo sostenibile. In Italia c’è, infatti, un team di esperti sta riscrivendo il modo di fare impresa. “Abbiamo dato vita a un network che guarda al mondo e alle novità che esso offre. Un network che si confronta e interagisce, ogni giorno, con importanti aziende e figure professionali, in modo da creare e generare valore nell’intero sistema economico internazionale”, spiega Alberto Arcangeli, personaggio di rilievo nello scenario economico, fondatore di importanti aziende che negli anni hanno lasciato il segno e cofondatore di Credeb. 

Nel network stanno arrivando anche le migliori conoscenze a livello internazionale. “La nostra – continua Arcangeli – ​è una vera e propria fucina dei migliori, un network creato da oltre 20 anni di innovazione. Esperti che si confrontano quotidianamente con il nostro team e che sono in grado di analizzare i dati e sviluppare le strategie migliori dagli USA, sviluppatori di algoritmi e intelligenza artificiale dal Regno Unito, dalla Svizzera o dall’India, programmatori di piattaforme web dal Canada e, ancora, dall’India, esperti in gestione aziendale presenti in tutta Europa. Senza dimenticare i professionisti del diritto preparati su temi innovativi, le tematiche legate all’ambiente e alle energie rinnovabili per le quali ci stiamo confrontando con la Danimarca, la Finlandia, la Germania e con la Spagna”.

Il risultato è che l’Italia potrebbe diventare il catalizzatore delle esperienze più aggiornate a livello tecnico e scientifico, anticipando di decenni progressi che altrimenti sarebbe decisamente più lenti. “La nostra capacità -spiega ancora Arcangeli – è quella di interagire con Paesi all’avanguardia nelle diverse business unit che abbiamo creato. Quello che ne deriva, a livello professionale, è evidente. Riusciamo a intercettare e poi a fare nostre conoscenze che sono ancora al di fuori dei nostri confini nazionali. Il che ovviamente rende il nostro Paese assolutamente concorrenziale e capace di essere al passo con i tempi, di non essere tagliato fuori dalla concorrenza internazionale e da una produzione che sia la migliore possibile”.

Tante opportunità, ma due elementi imprescindibili: la trasformazione digitale e nuovi modelli di business sostenibile. “In un mondo digitale dove tutto è connesso – afferma Arcangeli – la trasformazione digitale ha un ruolo significativo nelle imprese perché consente loro di diventare più efficienti che mai, contribuendo a raggiungere una portata più alta e un pubblico più vasto”. L’altro fronte è legato al business sostenibile e alle fonti rinnovabili di energia: “Anche qui l’hub del sapere ha un valore fondamentale – conclude Arcangeli – guardando all’inverno difficile che ci aspetta e alle conseguenze sui consumi energetici della guerra in Ucraina. Non si può perdere ulteriore tempo e, per anticipare un percorso da percorrere ormai al galoppo, serve confrontarsi anche con chi, in termini di sviluppo e capacità, può insegnarci qualcosa. Questo è il nostro ruolo, catalizzare il meglio che esiste e metterlo al servizio dell’Italia. Questo è il nostro contributo, il contributo di cui siamo orgogliosi”. 

 

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