Inps sblocca 4.300 posti. Approvate graduatorie del concorso
Al convegno del sindacato Flp, il presidente Tridico ha ammesso che l'età media del lavoratori della Pa è elevata
Il cda ha dato l’ok all’assunzione di 4.300 persone
Si realizza così “una delle più massicce assunzioni nell’ambito della Pubblica amministrazione”. Lo ha riferito il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, intervenendo al convegno della Flp, la Federazione di lavoratori e funzioni della PA, con riferimento all’ampliamento di organico dell’Istituto di previdenza, a seguito di concorsi già effettuati.
Interpellato, poi, dall’Ansa sull’età media del personale della Pubblica amministrazione (in media 54,7 anni, come messo in evidenza dal segretario della Flp, la Federazione dei lavoratori e delle Funzioni pubbliche Marco Carlomagno, nella sua relazione), Tridico, in considerazione del dato dell’Inps, che mediamente è di 58 anni, ricorda l’avvio delle nuove 4.300 assunzioni, “quindi persone giovani, che entreranno in servizio nei prossimi giorni, in tutta Italia.
Ci sono soltanto i tempi tecnici della firma dei contratti da considerare”, però, aggiunge il vertice dell’Inps, così l’età media dei dipendenti “la abbassiamo drasticamente”. E, tutto ciò, porterà “la nostra forza lavoro di 24.000 unità di nuovo verso il fabbisogno originale”, che “è di circa 30.000 persone”, termina Tridico.
Per la Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche manca personale
“Nei Comuni manca più di un terzo del personale previsto in organico e solo l’1% ha meno di trent’anni, mentre più del 20% supera i 60. E la cosa non cambia di molto nelle Amministrazioni centrali, nella sanità e nella stessa scuola, dove si è fatto, negli anni, ricorso massiccio al precariato per coprire le spaventose carenze di organico”. ha spiegato il segretario generale Flp, Marco Carlomagno.
“Sul piano delle retribuzioni e delle professionalità ci si deve confrontare da una parte con percorsi di carriera ancora in gran parte bloccati, e con la mancata valorizzazione del personale e, dall’altra, con retribuzioni basse, non in linea con i compiti richiesti, e scarsamente attrattive per i nuovi assunti” ha aggiunto.
Per uil sindacato, il quadro è quanto mai “desolante. Deriva da decenni di disinvestimenti e di impoverimento delle nostre amministrazioni”. Inoltre “in Europa, siamo il Paese che investe meno sul personale pubblico, solo il 9,5 % del Pil, molto dietro la Francia (12,3%) che, storicamente, ha una tradizione importante nel riconoscimento delle funzioni pubbliche, ma anche meno di Spagna 11,5%), Portogallo (10,9%) e Grecia 10,3%)” ha concluso Carlomagno.
Teleborsa