Safilo vuole chiudere l'impianto di Longarone - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Lavoro
In evidenzaLavoro Sab 28 gennaio 2023

Safilo vuole chiudere l'impianto di Longarone: a rischio 472 dipendenti

Il big veneto dell'occhialeria Safilo ha chiuso il 2022 con un giro d'affari superiore a un miliardo di euro, ma dichiara molti esuberi Safilo vuole chiudere l'impianto di Longarone: a rischio 472 dipendenti Angelo Trocchia, ceo di Safilo Group
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Safilo vuole chiudere l’impianto di Longarone

Futuro a rischio per 472 lavoratori di Safilo Group. Il big dell’occhialeria, infatti, ha annunciato che lo storico stabilimento di Longarone e i suoi dipendenti sono più strategici. «In relazione all’analisi strategica in corso, vista l’evoluzione del portafoglio prodotto, il contesto economico, le dinamiche competitive nell’industry e una persistente sovraccapacità produttiva, il cda di Safilo, nel ribadire l’importanza dei siti produttivi di Santa Maria di Sala (Venezia) e Bergamo, del centro logistico di Padova, e delle capacità creative del gruppo, ha dato mandato al management di esplorare delle soluzioni alternative per lo stabilimento di Longarone (Belluno), il cui contenuto si delineerà meglio nelle prossime settimane» ha dichiarato la società nel comunicato sui conti del 2022. Quindi, lo storico stabilimento della famiglia Tabacchi passato già da tagli pesanti che oggi ha 472 addetti potrebbe chiudere. La stessa fine già fatta negli anni scorsi dalle fabbriche Safilo di Martignacco (Udine) e in Slovenia.

Safilo, i dati preliminari del 2022

Anche in Borsa ieri è stata una seduta da dimenticare per Safilo Group, colpito da un violento sell-off, con un crollo dell’8,74% a 1,45 euro e volumi di scambio elevati. Sono passate di mano oltre 6,4 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 460 mila.

Il titolo è stato affondato dopo la presentazione dei dati preliminari 2022. Il gruppo ha chiuso con vendite nette in rialzo dell’11,1% a cambi correnti, a 1,076 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted è salito del 24% a 101 milioni di euro, al di sotto delle attese del management. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 113 milioni di euro, in aumento rispetto ai 94 milioni della fine del 2021. Con riferimento al solo quarto trimestre, le vendite nette sono aumentate del 5,7% a 245,4 milioni di euro.

Equita Sim commenta i dati del gruppo

Commentando i numeri diffusi da Safilo Group, gli analisti di Equita SIM evidenziano che i ricavi registrati nel 2022 sono stati inferiori alle loro attese. Gli esperti spiegano che le minori vendite derivano dal Nord America, in calo del 7,5% a cambi costanti e in riduzione del 4,7% a livello organico, a fronte di un rialzo atteso nell’ordine del 4,4%.

I minori ricavi e gli investimenti in marketing e IT hanno portato nel 2022 a un Ebitda inferiore a quello atteso, con un margine del 9,4% rispetto al 10% della guidance, mentre il debito netto è stato in linea con le attese di Equita Sim, che resta cauta sul titolo, con la conferma di una raccomandazione hold e un prezzo obiettivo a 1,6 euro.

Safilo bocciato da Intesa Sanpaolo

Cattive notizie da Intesa Sanpaolo che ha riservato una bocciatura al titolo, con un cambio di strategia da buy a hold e un target price ridotto da 1,82 a 1,69 euro. Sulla scia della performance peggiore delle attese in Nord America nel quarto trimestre, gli analisti hanno abbassato le stime sui ricavi di quest’anno da +1,6% a zero, tagliando in media del 15% le previsioni sull’utile per azione relativo al 2022 e all’anno in corso.

Condividi articolo