La passione per le grandi barche affonda il bilancio di Ferragamo
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Lusso Mer 16 novembre 2022

La passione per le grandi barche costa cara a Leonardo Ferragamo

La passione delle grandi barche costa cara a Leonardo Ferragamo, presidente della griffe quotata Salvatore Ferragamo. La passione per le grandi barche costa cara a Leonardo Ferragamo
Oscar Fenbich
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Oscar Fenbich

Il bilancio di Ferragamo

La passione delle grandi barche costa cara a Leonardo Ferragamo, presidente della griffe quotata Salvatore Ferragamo, di cui è anche azionista rilevante sia direttamente tramite l’usufrutto trentennale sulla quota del 16,67% posseduta nella controllante Ferragamo Finanziaria. Qualche settimana fa, infatti, a Firenze s’è svolta l’assemblea soci della Sawa, holding controllata interamente dall’imprenditore, che ha approvato il bilancio 2021 chiuso nell’ordinario in perdita per quasi 16 milioni, passivo che nel consolidato è stato di 17,1 milioni.

L’assemblea, che ha ripianato parzialmente il rosso, ha provveduto anche a nominare il nuovo consiglio d’amministrazione che risulta composto da Ferragamo come presidente e dai suoi eredi (Edoardo, Maria Sole, Martina e Riccardo) con l’aggiunta del nuovo innesto di Salvatore Sardo. Torinese, classe 1952, Sardo ha un lungo curriculum di top manager da Telecom a Seat, da Eni a Saipem fino a Snam e Cdp.

Le perdite e il credito

Tornando a Sawa, a fronte di un patrimonio netto consolidato di 77 milioni, figurano debiti per 136,4 milioni e un attivo di 266 milioni. La perdita del bilancio 2021 si deve agli oltre 22,3 milioni di svalutazioni di attività finanziarie che hanno colpito soprattutto le controllate Baia Scarlino (9,9 milioni) e Nautor Swan (12,3 milioni). Per quest’ultima, società dove Leonardo Ferragamo ha concentrato l’omonimo marchio e i suoi interessi nel mondo della cantieristica e della vela, «è stato prudentemente condotto un impairment test – spiega la nota integrativa – che ha determinato una rettifica di valore per un importo pari a circa 12,4 milioni».

E anche nel board di quest’ultima è contestualmente entrato Sardo. La nota riporta anche che Sawa ha incrementato la linea di credito per scoperto di cassa con Credit Suisse a 28 milioni mettendo in garanzia 3,1 milioni di azioni della Salvatore Ferragamo, possedute direttamente, cui s’è aggiunta a marzo scorso una linea di credito di 3 milioni erogata da Bnl Bnp Paribas.

Punta sugli affitti

Qualche settima fa Sawa è diventata proprietaria al 100% di Halldis, dopo l’omologa del concordato della società che opera negli affitti brevi gestendo 1400 appartamenti nelle principali città italiane e 150 appartamenti all’estero situati fra l’altro in 30 palazzi e 500 ville.
La Salvatore Ferragamo ha archiviato i primi nove mesi del 2022 con ricavi pari a 921 milioni di euro (+17,2% rispetto ai 785 milioni di euro dei primi nove mesi 2021, +12,7% a tassi di cambio costanti) e un utile netto del periodo che si attesta a 67 milioni di euro (+69,2% rispetto ai 40 milioni di euro dei primi nove mesi 2021).

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