Mediobanca, anche la Bce boccia lo stipendio di Nagel
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ManagerPrimo piano Mer 30 novembre 2022

Mediobanca, anche la Bce boccia lo stipendio di Nagel e dei suoi

In Mediobanca si storce il naso. Grandi nomi, ma piccole quote: dalla Bce a Morgan Stanley tutti bocciano lo stipendio di Nagel. Mediobanca, anche la Bce boccia lo stipendio di Nagel e dei suoi Alberto Nagel ceo di Mediobanca
Oscar Fenbich
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Oscar Fenbich

Mediobanca, lo stipendio di Nagel non piace agli azionisti

Il mercato è schierato a fianco di Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca il cui mandato scadrà il prossimo anno? Dipende. Per rendersene conto basta analizzare il verbale dell’assemblea dei soci dell’istituto di Piazzetta Cuccia svoltasi lo scorso 28 ottobre.

Nel documento depositato ieri si registrano infatti i voti astenuti, favorevoli e contrarsi su tutti i punti all’ordine del giorno dell’assise. Ebbene, se è vero che i primi due punti 1a e 1b (approvazione del bilancio chiuso allo scorso giugno e distribuzione del dividendo) hanno registrato approvazioni “bulgare” con voti contrari rispettivamente per soli 105 mila e 23 milla titoli, il copione è stato diverso stato quando si è passati al punto 2 riguardante in generale le politiche di remunerazione dei vertici di Piazzetta Cuccia, dal consiglio d’amministrazione ai dirigenti apicali fino al collegio sindacale.

Allianz, Bce e Morgan Stanley: tutti contrari

Nel dettaglio, infatti, il punto 2a “Politica di remunerazione ed incentivazione del Gruppo Mediobanca 2022-2023” approvato da soci portatori del 38,1% del capitale ha però registrato contrari portatori dell’1,6% del capitale e astenuti per ben il 19,8% per un totale del 60,4% del capitale presente.

L’elenco degli azionisti contrari vede molti fondi di Allianz e Aviva, addirittura la Bce (circa 53mila azioni), fondi di Morgan Stanley e Nordea, la Banca Popolare Cinese e moltissimi fondi di Ubs. Fra gli astenuti la parte del leone è stata fatta dalla Delfin degli eredi di Leonardo Del Vecchio.

Quasi identica la reazione dei soci al momento del voto sul punto 2b “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti nell’esercizio 2021-2022”.

Hanno infatti approvato soci portatori del 38,8% del capitale, contrario oltre l’1% e astenuti per il 19,7%, anche qui con la holding dei Del Vecchio in prima fila. Assente alla riunione un socio pesante come Francesco Gaetano Caltagirone che ha in mano il 5,6% della banca guidata da Nagel.

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