Dopo la debacle dei Mondiali, la Rai vuole fare cassa con Sanremo
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MediaPrimo piano Ven 06 gennaio 2023

Dopo la debacle dei Mondiali, la Rai vuole fare cassa con Sanremo

Rai Pubblicità, la concessionaria della tv statale, cerca di fare il colpo grosso con la 73esima edizione del festival di Sanremo. Dopo la debacle dei Mondiali, la Rai vuole fare cassa con Sanremo
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

La Rai per Sanremo

Per due spot da 15 secondi si possono spendere 283mila euro. Un prezzo praticamente da saldo, se lo si confronta con quanto viene chiesto per i momenti più caldi dell’audience: 13mila euro al secondo. Archiviata la disastrosa avventura, in termini di fatturato, dei mondiali del Qatar, Rai Pubblicità, la concessionaria della tv di Stato, cerca di fare il colpo grosso con la 73esima edizione del festival di Sanremo, che si terrà dal 7 all’11 febbraio.

L’obiettivo, come ricostruito dal quotidiano ItaliaOggi, è portare nelle casse dell’emittente 47milioni, con un incremento del 10% rispetto all’edizione del 2022. Per centrarlo, oltre a studiare varie forme di sponsorship, alla Rai hanno dovuto mettere mano ai listini, che hanno visto un ritocchino al rialzo, in alcuni casi, del 15%. Si è passati così dai 5mila euro al secondo, richiesti per uno spot durante il festival dello scorso anno, ai 9mila euro al secondo di media del 2023.

Tradotto: per un passaggio in chiusura di trasmissione un anno fa, ad esempio, si spendevano 55mila euro, mentre quest’anno bisognerà sborsarne 74mila euro. Un salasso per le tasche degli inserzionisti, che non si sa ancora come hanno reagito alla sorpresa.

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